Parliamo di giardino, un luogo di pace dove si recupera l’armonia con il mondo naturale anche in pochi metri di spazio che ci separano del resto della città, il giardino zen non offre molte varietà di oggetti, ma può essere reinterpretato alla italiana, per avere sia la dimensione pacifica e immateriale della mente, che il gusto dei sensi in pieno appagamento.
La mente per prima, essendo che ci stiamo preparando a valutare un giardino zen. Il fondo del giardino deve essere di ghiaia fine, morbida, ma che rappresenta l’acqua e lo scorrere del tempo. Una ghiaia che può essere pettinata, se vogliamo creare un percorso immaginario o lisciata. Grigio chiaria, mai bianca, semmai può andare bene più scura.
Le isole di pietra, con delle pietre grosse che rappresentano il Giappone e delle pietre più piccole che sono il simbolo del cuore e della mente, che reinterpretiamo insieme con libertà. Pietre lavorate o pietre aguzze, che in ogni caso richiamino qualcosa di intenso alla nostra memoria, mai delle pietre a caso e mai troppe. Sei pietre complessivamente possono soddisfare la esigenza di dare dei confini alla nostra libertà di pensare, come a dei punti di riferimento.
Poi le piante, per l’appagamento dei sensi e dei profumi, che in Italia potrebbero essere una siepe intorno a tutti e tre i lati esterni del giardino, come confine frangirumore e un albero per dare ombra e ristoro nei momenti soleggiati, che poi l’albero potrebbe diventare anche un simbolo della nostra presenza in quel giardino, poiché crescerà insieme a noi.
Intorno alle isole delle pietre qualche fiore, sarebbe esteticamente più adatto usare piante verdi o piante grasse o delle piante rare, poche, una o due, possibilmente tutte diverse tra loro, ognuna simbolo di qualcosa, perché nel giardino zen nulla deve essere per caso.
Infine il ristoro del corpo, che vuole la sua parte: per l’arredamento del giardino zen sono adatte la pietra dura o il metallo, non mai la plastica o il ferro smaltato, colori naturali, come il color carbone, il color lava o il color muschio.
Nel giardino zen si usa porre un piccolo tempio, che però potremmo reinterpretare con l’arredamento sopra citato, fatto di semplici sedie e un tavolo o una panchina. Anche se una piccola fontanella di pietra e di metallo che fa scorrere dell’acqua potrebbe essere l’ideale per completare la nostra opera.