Fertility Day 2016, l'Italia tratta le donne da fattrici, belle cose!
Fertility Day 2016, l'Italia tratta le donne da fattrici, belle cose!
La campagna nazionale per il Fertily Day non ha avuto successo e il motivo è presto detto: le donne sono state umiliate e derise, in quanto si imputa principalmente a loro la causa di essere in ritardo sul fare dei figli.
Io ad esempio patteggio per la procreazione dopo i 30 e non prima, perché penso che gli esseri umani con l'allungamento della vita media abbiano conquistato la possibilità di vivere la giovinezza ed essere liberi più a lungo, mentre i bimbi sono un ricambio generazionale che puà benissimo avvenire tra i 35 e i 45 anni per le donne e tra i 40 e i 50 per il maschio senza che questo sia un male (viviamo in un pianeta sovrapopolato). Ma la causa della nascita di pochi bambini non sono i pareri personali.
In Italia nascono pochi bambini perché manca la stabilità sociale, cioè quella sicurezza che consente di programmare una vita intera, pensando a studio, formazione, lavoro e quindi casa e famiglia.
Anzi, al contrario, se ci sono dei bambini è proprio grazie a persone che - nonostante non sia facile e spesse volte sia triste - hanno sacrificato la propria vita, anche rischiando moltissimo, per mettere al mondo figli.
Dunque se il Ministero qualcosa avrebbe potuto fare sarebbe stato ringraziare chi ha avuto dei bambini, donne per prime, invitando a non dimenticare che esiste un'età, la menopausa, che impedisce di avere figli in modo naturale.
Pur apprezzando che lo Stato incentri la natalità sulle donne che vogliono fare figli al naturale, senza ricorrere a inseminazioni in età senile, non posso non constatare che il giudizio impartito sulle donne è ingiusto e insensibile (MC).
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