
Farkhunda: l'hanno portata, morta, bruciata, con un feretro molto pesante, eticamente parlando, un gruppo di donne, Afghane, attiviste di una nota associazione in difesa della donna.
Lei aveva 27 anni e davanti a sé la possibile prospettiva di diventare insegnante. Dicono i parenti. Era malata di mente, dicono i famigliari stretti. E' un'eroina, dicono le compagne.
Chi era Farkhunda: di poco fuori Kabul, sempre vissuta in Afghanistan, era una ragazza che quattro giorni fa si è trovata all'uscita della moschea, aggredita davanti a una decina di poliziotti, con l'accusa di aver dato al rogo delle copie del Corano.
La polizia ha smentito, l'accusa. Non esistono prove. Tuttavia è stata giustiziata da un centinaio di credenti islamici, prima gettata a terra e presa a bastonate a morte, per tre minuti circa, ripresa dal telefonino di un giustiziere. Poi dopo la morte, resa nota con proclama ufficiale sui social network, video che ha fatto il giro del mondo, il suo corpo è stato dato al rogo lungo il fiume, più o meno come nel Medioevo si faceva con le streghe e con gli eretici.
La storia cancellerebbe tutto, la famiglia per non avere problemi ha dichiarato la sua infermità mentale, tuttavia la memoria del web lavora in modo diverso: la giovane era una ragazza che manifestava contro l'estremismo islamico. Ora le compagne temono per la loro stessa incolumità, ma hanno avuto premura di curare personalmente il degno saluto a una vita spezzata .. inutilmente. Ditemi voi se questa è religione.