Il giorno dopo le elezioni è il momento della verità. I giorni precedenti sono quelli delle promesse facili, dei sorrisi viscidi o anche delle polemiche e della voglia di fare.
Si fa tanto per essere eletti, soprattutto nei piccoli paesi, ma alla fine cosa ci si guadagna? Molte liste riescono a spuntarla con la promessa di non gravare sul debito già esistente. 
Oggi, dopo che gli elettori hanno fatto le loro scelte, più o meno libere, si può dire: avete voluto la bicicletta? Allora, questo è il momento di pedalare! E speriamo lo facciano davvero per l'interesse dei piccoli e grandi comuni che hanno voglia di risorgere e di rinascere, di sentirsi valorizzati e in grado di badare a se stessi. 
Parte con oggi il momento delle promesse da mantenere, dei sorrisi che non dovrebbero essere frettolosi e della voglia di fare sempre bene e sempre il meglio, per il bene della collettività. Si può vivere con la speranza che il voto promesso sia l'alternativa migliore o si può ragionare in maniera diversa, scegliendo il candidato non perché si conosca il protagonista, ma perché il programma che propone sia convincente.
Molti nomi altisonanti verranno messi via, nuovi volti indosseranno una fascia, sperando sempre che la cosa porti in alto non il nome del sindaco, ma di tutti coloro che egli, primo cittadino, rappresenta.



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