E se fossimo soli nell’Universo?
Un analisi matematica sfata il mito di altre civiltà. I passi verso altre vite intelligenti sarebbero improbabili.
Ipotizzando che tutti abbiamo una durata di vita simile a quella della Terra (che ha quattro miliardi di anni e un tempo residuo di altri quattro miliardi di anni prima di venire inglobata nel Sole trasformato in una stella gigante rossa)l a probabilità più ottimistica che in questo periodo si verifichi altrove ciascuna delle tappe evolutive, secondo lo studioso ,è del 10%; quella che si verifichino tutti e quattro i passaggi ,fondamentali di vita aliena intelligente è pari allo 0,001% ,cioè di uno su 10.000. Anche in altre galassie non sembra così facile trovare forme di civiltà superiori. A sostenerlo è Andrew Watson,uno scienziato dell’Università di East Anglia, basandosi su complessi calcoli matematici relative alle variabili principali: il tempo necessario all’evoluzione delle forme di vita e il ciclo di vita dei pianeti.
Watson, sostiene che l’evoluzione della vita terrestre è avvenuta attraverso il passaggio di quattro scalini” evolutivi, indipendenti l’uno dall’altro ma obbligati: prima la comparsa di batteri unicellulari,poi di cellule complesse ,quindi di cellule specializzate nella formazione di organismi multicellulari e infine vita intelligente dotata di linguaggio.
Tratto dal mensile Geo mese di Maggio anno 2008