Questa è la domanda che quelli di Fifty People One Question hanno proposto e a cui stanno continuando a rispondere decine e decine di persone: Dove ti vorresti svegliare domattina? Apparentemente innocuo e semplice come interrogativo, ma le risposte che si susseguono sul sito internet vanno in tutte le direzioni che il vivere umano può prendere, e raccontano di sentimenti, di speranze, di dolori, di rimpianti. L'idea originaria di questo particolare sondaggio è di un giovane filmaker di New Orleans, Benjamin Reece, che decise di andare in giro per la sua città facendo la stessa domanda a 50 persone, e di filmare il tutto. Poi Crush+Lovely, un'agenzia di creativi newyorchesi, ha replicato l'esperimento a Brooklyn e Londra. Da noi, Repubblica ha inserito il video sul suo sito e in paio di giorni si è vista arrivare circa 400 commenti.
L’amore è prevedibilmente un tema molto gettonato: “Voglio svegliarmi accanto a lui, ovunque, sempre”; “Nel letto di mio marito in India. Mi manchi”; "Vorrei svegliarmi nel passato e trovare un tuo messaggio di buongiorno". Il tipico newyorkese aggiunge: “Con mia moglie, in un letto enorme, ammirando Central Park”. Il sognatore: “ Vicino a mia moglie, l’amore della mia vita… che non ho ancora incontrato”. Ma c’è anche chi ci mette un po’ d’ironica rabbia: “Nel mio letto, col mio ex, prima che diventasse uno str…”.
C’è chi vorrebbe svegliarsi sano, senza più la malattia a cui è condannato. Chi vorrebbe svegliarsi abbracciando una persona cara ormai morta: “Vorrei essere svegliata domani dal rumore dei passi, dalle voci di chi se ne è andato per sempre”. Chi vorrebbe svegliarsi in Costa Rica, per correre a piedi nudi sulla spiaggia e nuotare senza alcuna preoccupazione materiale. Chi vorrebbe svegliarsi sul Mediterraneo, con solo uno zaino sulle spalle e la voglia di vedere il mondo. Chi vorrebbe svegliarsi addirittura sulla luna, solo per vedere com’è farci un giro. C’è il fan convinto che vorrebbe svegliarsi sull’isola di Lost, ma anche a Hogwarts o Narnia. C’è perfino l’amante dell’arte che vorrebbe svegliarsi in un quadro di Van Gogh. C’è la madre mancata che vorrebbe svegliarsi scoprendo di essere incinta. C’è chi rimpiange ciò che non ha fatto e vorrebbe svegliarsi senza sentire che ha rinunciato a tutti i propri sogni. Chi, invece, vorrebbe svegliarsi vent’anni prima per rimediare ad un errore e liberarsi da un rimorso. Ma c’è anche chi è soddisfatta del presente: “Vorrei svegliarmi accanto a mio marito Brent, nella nostra piccola casa in Missouri, con i nostri tre figli che corrono per casa prima della scuola, e le foglie del giardino che continuano a cambiare e cadere. Proprio come oggi”.
Noi italiani non siamo da meno. C’è chi spera: "Vorrei svegliarmi veramente libero di poter amare l'uomo che amo. Vorrei vedere i miei genitori orgogliosi di me anche se amo un altro uomo"; “Vorrei svegliarmi con il concorso pubblico vinto quindi con un lavoro definitivo, il mio ragazzo accanto e la casa finita". Chi sogna: “Nel mio letto con una schedina da 70 milioni di euro azzeccata”. C’è chi vorrebbe svegliarsi “lontano dall’Italia di Berlusconi”; ma c’è anche chi ci ride su e vorrebbe svegliarsi “a casa di Berlusconi, in mezzo a un festino”. C’è poi chi sogna l’utopia: Anna vorrebbe svegliarsi “in uno Stato profondamente e sinceramente laico che rispetta le volontà delle persone, che investe nella ricerca scientifica, che smaschera veramente i baroni delle università, che ha molte università fra le prime 100 del mondo, che accoglie i "cervelli" di altri Paesi, che è duro contro i reati a sfondo razziale, che è duro contro i reati a sfondo omofobico, che esalta l'arte e la cultura, che non basa il proprio vanto solo sulla buona tavola e la moda per pochi, che brilla per la quantità di pannelli solari installati, che è libero dalla schiavitù del petrolio e libera il Niger dalla schiavitù dei petrolieri, che rende giustizia alle famiglie dei giornalisti assassinati e delle vittime di stragi annunciate e sciagure evitabili”.
Ma c’è anche chi non vorrebbe svegliarsi, per continuare a sognare.