Donne al lavoro: il gender gap come una scure
Donne al lavoro: il gender gap come una scure
Uomini e donne non hanno lo stesso trattamento nel mondo del lavoro, almeno non in tutte le professioni. E' questa la questione di gender gap che mette in crisi sia le donne, sia le famiglie, sia le aziende di fronte al lavoro femminile.

Se la questione non si applica nei contratti nazionali, la questione si pone di fronte alle graduatorie e alla tipologia del lavoro. I lavoro scientifici e tecnologici, che potremmo definire la panacea del lavoro moderno, sono titolarità del maschio. Le donne sono relegate al lavoro di assistenza e di segreteria, notoriamente stipendiati meno della metà di quanto sopra, essendo ottimisti.

L'Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro ha infatti stabilito che - secondo quanto scritto nel dossier "Donne al lavoro, inattive o part time" - esistono disparità negli stipendi, nelle prestazioni, nella tipologia del lavoro, parimenti a condizioni economiche il peso è diverso. Alle donne si offrono meno lavori e sottoqualificati.

Le donne tra i 25 e i 50 anni preferiscono il part time per curare famiglia e figli, il che ha ripercussioni sulla pensione, causa anche i servizi carenti per l'infanzia.

Le professioni femminili più in voga sono: televendite, lavori domestici, servizi di pulizie, ristorazione e badanti (MC).
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