Su YouTube sembra sia nato un nuovo linguaggio. Più passa il tempo e più si sentono dire parole strane, neologismi che fino a pochissimo tempo fa non esistevano. In questo piccolo glossario spieghiamo cosa significano i principali termini in questa nuova lingua.
Haul: nei cosiddetti video “haul”, lo Youtuber, ovvero chi appare nel filmato, mostra a chi lo guarderà i suoi acquisti. Solitamente si tratta di abbigliamento, calzature o cosmetici. Questi video vengono girati ad esempio in occasione dei saldi, fase in cui i negozi vengono presi d’assalto, ma anche in periodi “normali” un utente può decidere di mostrare al mondo i propri acquisti, di cui è spesso molto orgoglioso.
Outfit: nei video di outfit lo youtuber mostra il look che ha deciso di avere per una determinata occasione. In altre parole, l’outfit è composto da tutti gli elementi che ha deciso di indossare: maglione, pantaloni, scarpe, accessori, gioielli e perfino il trucco.
Tag: i video tag sono dei filmati nei quali lo youtuber parla di se stesso, delle proprie esperienze passate, della propria vita, tramite però un argomento stabilito a priori. Ci sono due tipi di video tag. Uno è quello costituito da una serie di domande a cui la persona che detiene il canale risponderà. Ad esempio: 5 fatti a caso su di me, 100 domande, indiscrete domande letterarie, indiscrete domande musicali e indiscrete domande cinematografiche e così via. Il secondo tipo di video tag non prevede la risposta a domande quanto piuttosto il mostrare ambienti della propria casa o i propri effetti personali. Esempi: cosa c’è nella mia dispensa, cosa c’è nella mia borsa, cosa c’è nel mio armadio. Infine, un video tag che sta spopolando su Youtube è il “Draw my life”, nel quale l’utente disegna i passaggi principali della propria vita, dalla nascita a oggi.
Vlog: Dei vlog ho già parlato in un articolo precedente. In sostanza lo youtuber mostra agli utenti del sito cosa fa nella sua giornata, e spesso porta con sé la videocamera, girando quindi in macchina, nei negozi, a casa degli amici.
Ciò che emerge da queste tendenze è che la privacy va scemando sempre di più, non c’è più distinzione tra vita pubblica e vita privata. Ma questo atteggiamento esibizionistico è assolutamente volontario.