Le nonne lavavano la biancheria mettendo la cenere in acqua bollente, facendola decantare tutta una notte e versando, l'acqua così ottenuta ( lisciva ) sopra la biancheria (potete trovare la cenere in campagna o da qualcuno che abbia il camino in casa ). Il potere detergente della lisciva dà panni puliti, di un bianco vero.
La lisciva è basica per cui non è abbinabile con prodotti acidi ( tipo aceto come ammorbidente) perchè si annullano gli effetti a vicenda.
Come fare la lisciva:
Setacciate della buona cenere di legna, non carbonella e affini, disporla in una grossa pentola e aggiungere acqua in rapporto di 1 di cenere e 5 di acqua, io metto 5 bicchieri di cenere setacciata e 25 di acqua; mettete sempre l'acqua sulla cenere.
Portare ad ebollizione a fuoco lento, mescolando di frequente.
Fare bollire circa 1 ora e mezza, lasciare raffreddare e decantare per una notte, filtrarla su uno straccio pulito, se necessario filtrare più di una volta. Versarla in bottiglie di vetro, si conserva per anni.
La cenere che rimane sul fondo della pentola mettetela in un vasetto e usatela come lava mani o per sgrassare i piatti.
La lisciva è utilizzabile sia per bucato a mano che in lavatrice. Io uso in lavatrice una pallina dosatore.
Molte macchie compariranno, non allarmatevi, ricordatevi che le abbiamo mascherate con coprimacchia chimici.
Trattate le macchie con il bicarbonato o sapone di marsiglia e poi lavate tutto in lavatrice, e se dovesse rimanere qualche macchia ostinata consideratela come una medaglia per la salvaguardia dell'ambiente, della vostra salute e del vostro portafoglio. Insomma, un bell'investimento, no?