Un recente studio del centro europeo ambiente e salute dell’Organizzazione mondiale della sanità in 8 grandi città italiane,ha stabilito che abbassando le concentrazioni di polveri sottili(il Pm10) si eviterebbero 5.000 morti l’anno.
Nulla però si sa su quanto procurano le polveri fini e ultrafini(il Pm 2,5 e Pm 1 e Pm 0,1) che pure provengono dalla combustione. O meglio gli studi esistono”ma non se ne tiene conto” denuncia Valerio Gennaio , epidemiologo ambientale all’Istituto per la ricerca del cancro di Genova. “Negli ultimi anni”,prosegue il ricercatore,”abbiamo cambiato la miscela di quello che respiriamo ma non ne conosciamo ancora le conseguenze”.
Così ,per esempio ,abbiamo eliminato il piombo dalla benzina ma nell’aria abbiamo aggiunto palladio,platino e radio(sostanze dannose per il nostro organismo) provenienti dalle marmitte catalitiche . e poi si sa ancora poco sulle interazioni tra i diversi inquinanti prodotti dai carburanti. Per esempio , tra l’amianto e le sostanze che compongono il fumo di sigarette l’effetto si moltiplica. Infine, parliamo poco dei nuovi inquinanti:”gli scooter a 2 tempi che hanno tanta diffusione inquinano molto e non è affatto vero che il gasolio inquini meno della benzina.
Inoltre l’Unione europea ha stabilito che i danni provocati dall’inquinamento da traffico si aggirino tra i 30 e i 50 miliardi di euro. Per saperne di piu’ www.unionepetrolifera.it