Continuiamo la nostra analisi sugli acquisti sorseggiano una bella tazza di caffè. Il caffè è il prodotto più commerciato a livello mondiale dopo il petrolio. Non è a buon mercato, ma risparmiare senza rinunciare alla qualità è possibile. Il costo di una tazzina di caffè può variare molto a seconda del tipo di preparazione. L’espresso del bar, il più caro in assoluto, costa 1 euro, mentre una tazzina di caffè preparato con la macchina a capsule costa circa 38 centesimi. Utilizzando la macchina a cialde si scende ancora, a 25 centesimi, e si cala a 10 cent a tazzina con le macchine che usano il macinato. Il premio del risparmio, però, va alla cara vecchia moka: una tazzina di caffè preparato con la caffettiera di casa costa solo 7 centesimi. La prova più importante è l’analisi sensoriale: nasi addestrati riconoscono nell’aroma del caffè, oltre alla qualità, anche sentori legati al tipo di tostatura. Gli assaggiatori hanno preferito i caffè puri Arabica, dove prevalgono gli aromi di frutta secca ed essiccata. Non sempre sono i prodotti più cari: sono stati apprezzati prodotti di marche note ma anche caffè a marchio commerciale, più economici e i prodotti solidali. Alternativa comoda alla spremuta casalinga, le bevande, le spremute e i succhi di arancia ci lasciano sempre qualche dubbio sulla genuinità degli ingredienti. Ecco come scegliere. Esistono categorie ben definite per legge a seconda della percentuale di frutta contenuta: succhi, nettari, bevande. Succhi di frutta Sono i prodotti costituiti da succo al 100%, ottenuti o dalla spremitura del frutto o da succo concentrato, al quale vengono aggiunti acqua e aromi estratti al momento della lavorazione. Nel primo caso devono essere conservati in frigo, nel secondo si trovano normalmente sugli scaffali. Nettari di frutta o succo e polpa Hanno una concentrazione di frutta compresa tra il 25 e il 50%. Per i prodotti a base di arancia questa percentuale deve essere rigorosamente pari almeno al 50%. Si ottengono con l’aggiunta di acqua,zucchero o miele. Bevande a base di succhi Si presentano come alternativa ai succhi 100%, ma il contenuto di frutta può essere molto variabile, a partire da un minimo del 12%, fino anche al 20 o al 30%. Occhio agli ingredienti Nelle bevande a base di frutta, a volte la lista degli ingredienti secondari è davvero molto lunga. L’acido citrico per fornire l’acidità associata al succo degli agrumi, gli aromi per rinforzare ilgusto, l’acido ascorbico (o vitamina C) per la sua funzione antiossidante, e i coloranti artificiali (E129 e carmosina ).
Nicla