C'è chi continua a non considerarlo neanche un lavoro e chi, invece, rende finalmente giustizia alle casalinghe di tutto il mondo. La notizia che ormai circola da giorni sul web è stata pubblicata per prima dal sito americano Salary.com secondo cui la cifra giusta che una donna, che lavora in casa sette giorni su sette, dovrebbe percepire si aggira sotto i settemila euro al mese, per un totale annuo di circa 84mila euro. Il calcolo effettuato dai ricercatori del sito è prettamente matematico, hanno infatti messo in relazione le ore lavorative, diversificate per tipologia di attività svolta, con le tariffe medie delle categorie professionali di riferimento. Così, considerando che la donna casalinga cucina per 14 ore a settimana (due ore al giorno per sette giorni) dovrebbe portare a casa circa 10 euro l’ora (140 euro a settimana). Unendo, poi, l’attività di psicologa per marito e figli (28 euro l’ora, per 7 ore a settimana), quella di autista, di domestica, baby-sitter e, tra le tante altre, di manager (40 euro l’ora), si arriverebbe ad una cifra totale di circa 7mila euro mensili. Tale risultato, seppur destinato a rimanere un’ utopia, dovrebbe almeno far riflettere: grazie alla loro iper-produttività, alle tante attività svolte e alle necessità a cui sopperiscono, le casalinghe apportano un contributo fondamentale al buon funzionamento della famiglia e più in generale di tutta la società nel suo complesso, a dispetto quindi di chi pensa che stare a casa significa “non fare niente”.