Bolivia: le incongruenze di un paese in evoluzione
Bolivia: le incongruenze di un paese in evoluzione
La Bolivia e le sue donne, considerate tra le più fedeli e amorevoli in relazione alla coppia sta procedendo a lunghi passi verso la parificazione del ruolo di uomo e donna nel contesto politico e istituzionale, grazie alle iniziative prese dal nuovo Governo di Evo Morales che ha deciso di proporre una squadra che equilibri donne e uomini, urbani e indigeni; ma come vive la vita quotidiana la donna non emancipata della Bolivia? Parliamo di indigeni e campesinos, ma anche nelle città non è tutto oro.
Da quanto emerge dalle “Carte” proposte dai movimenti femminili in difesa e in patrocinio della donna boliviana (alcune sono state rese note anche on line) emerge che, nonostante il contributo al menage famigliare sia equiparabile/superiore in termini di “ore lavoro” a quello del maschio sono ancora ridotti i diritti come quello alla formazione, al lavoro stipendiato e alla scolarizzazione, ma non solo.
La Bolivia mantiene delle tradizioni antiche che sacrificano o meglio rendono doloroso il vivere quotidiano all’interno della famiglia della donna: sono diffusi nella tradizione contadina usi come quello del maltrattamento della donna e del tradimento.
Su questo merita aprire una parentesi, per parlare di una abitudine, praticata da circa un terzo della popolazione maschile considerata dalle indagini statistiche del Consorzio delle donne, che vede appunto più del 30% dei mariti, con prole, partecipare a iniziative del tipo del “Viernes de soltero”conosciuto anche come venerdì dello scapolo.
Questa giornata consiste nel momento di stacco dal lavoro nei campi del marito, che per premiarsi si sente in diritto di uscire rigorosamente da solo, senza la sua donna o i suoi figli, per divertimenti e bagordi, che non escludono il tradimento.
Non solo, ma la donna, per rispondere al suo ruolo di moglie fidata e amorevole, deve attendere il marito in silenzio e sopportare questi possibili, anche se non certi tradimenti con onorabilità.
La festa viene anche riproposta come tradizione annuale, una specie di festa della donna al maschile, proprio dall’ultimo “Viernes de soltero” del 2010 sono pervenute le proteste ufficiali delle organizzazioni femminili, che in linea con il Governo hanno sposato la linea dura contro i maltrattamenti e le ingiustizie vissute dalle donne boliviane in famiglia.
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