I biocarburanti possono essere ricavati anche dalla coltivazione di alghe marine. Le alghe sono coltivate in stagni o vasche, senza togliere spazio ai terreni agricoli.
I vari studi al riguardo hanno dato risultati promettenti perché le alghe hanno le seguenti caratteristiche:
-crescono molto rapidamente, tanto che il loro numero può raddoppiare in poche ore;
-sono costituite per il 20-70% da olio, che può essere appunto trasformato in biodiesel;
- la massa che rimane dopo l'estrazione dell'olio può essere essiccata e utilizzata come pellet in caldaie industriali.
Per crescere, le alghe hanno bisogno di molta acqua e di sostanze nutrienti come azoto, fosforo e potassio in grandi quantità. Un progetto spagnolo é riuscito a ricavare questi nutrienti usando le acque reflue di un depuratore.
Dopo una fase iniziale di sviluppo, le alghe sono private di sostanze nutrienti per costringerle a produrre una maggior quantità d’olio, le alghe sono messe in una pressa che estrae l’olio dalla pianta. Poi si utilizzano dei solventi per separare l’olio dagli altri componenti (zuccheri), e successivamente i solventi vengono fatti evaporare. In questo modo l’olio è pronto per essere utilizzato nei motori diesel.
Sosteniamo le ricerche per le fonti rinnovabili perché i vantaggi del biodiesel sull’impatto ambientale sono davvero eccezionali.