Le donne arabe non potevano usare la bicicletta fino a due mesi fa .. lo sapevate? Eppure spesse volte alla TV abbiamo visto che nei filmati dei telegiornali e dei documentari sembrava di vedere delle donne con il burqa che spingevano delle biciclette in strada, invece erano casi sporadici, forse stavano tenendo la bicicletta del compagno, e qualcosa che non filava per il verso giusto c'era, perché al contrario le donne arabe fino al mese di aprile scorso non sarebbero potute neanche salire sulla bicicletta.
Andiamo con ordine: le donne saudite non potevano usare la bicicletta poiché per motivi religiosi questa azione era a loro preclusa, non scordiamoci che la bicicltetta è stata considerata anche in Europa, per anni, uno strumento del diavolo.
Un film, la Bicicletta Verde, parla di una bimba che vuole possedere una bici, come le bimbe non saudite. La moda prende piede: ora anche le donne saudite potranno usare la bici sulle strade pubbliche, ma solo nei parchi, al mare e nelle zone ricreative, indossando la abaya nera dalla testa ai piedi e accompagnate da un parente. Il motivo è doppio: non attirare l'attenzione con abbigliamento non consono e avere qualcuno che aiuta se si cade, un guardiano.
Quindi: le donne potranno usare la bicicletta solo nel tempo libero e non come mezzo di trasporto, se sono saudite, se hanno altra nazionalità possono usare quello che vogliono, mentre non potranno usare alcun mezzo di trasporto o lavorare senza il guardiano, nemmeno in bicicletta, tanto più che per chi non rispetta l'ordine può esserci l'intervento della polizia religiosa.
Strano vero pensare che in Africa e in Europa, come in Usa e in Cina andare in bicicletta si comincia a due anni, invece ci sono paesi dove nemmeno da adulte, le donne, possono esser libere, non lo pensate anche voi?