Anoressia e bulimia : tante, come Sara, non ne hanno mai parlato
Poichè siamo ciò che mangiamo, dobbiamo chiederci cosa siamo quando non mangiamo più, o quando ci induciamo spontaneamente a rigettare tutto quello che abbiamo mangiato. E qui si parla precisamente di anoressia e di bulimia, due disturbi di genere alimentare che nascono dai nostri ideali fisici e che condizionano in modo praticamente ossessivo la nostra alimentazione. Ma il rischio più elevato lo corre chi non vuole capire di essere malato, chi prende questo problema in modo leggero, chi si nasconde e gira attorno all'ostacolo perchè non ha la forza di superarlo. E' difficile parlarne, avevo un'amica perfetta che si chiamava Sara alcuni anni fa, lei non ne parlava mai e io pensavo di non poterla costringere. Perfetta, dico. Bravissima negli studi, una ragazza seria, splendida esteticamente. E l'ho vista sfiorire alla ricerca di un'essenza sempre migliore, solo perchè non si è accorta delle cose altrettanto perfette che le stavano attorno.Quando le arrivavano delle splendide rose rosse a casa, quando un professore le stringeva la mano per complimentarsi con lei, quando tempo fa si affogava nel gelato alla fragola. Nello specchio di ciò che le apparteneva davvero, l' ho svista praticamente svanire.E poche parole, pochissime, per quell'argomento che lei considerava un tabù e che invece tormenta quasi 160 mila persone, ragazzi e ragazze tra i dodici e i venticinque anni.
Oggi sono sicura che il rimedio a tutto ciò sia la parola e sono sicura che farsi consigliare e sentirsi amate sia il punto vincente per ogni genere di difficoltà. Non sempre si combatte da sole. A volte un esercito armato di passione e affetto può aiutarci. E chi ci circonda per noi dev'essere un elemento di forza, non di debolezza. Nella vittoria come nella sconfitta, bisogna guardare il nemico in faccia.. e tenere una persona cara per mano. Sara mi ha insegnato questo.