Annamaria Franzoni torna a casa, dopo la perizia psichiatrica, che ha stabilito che la donna non rischia di cadere nella reiterazione di infanticidio. La condanna è a 16 anni, al momento andrà ai domiciliari, era il 2002 quando accadde il fatto del piccolo Samuele.

Il delitto di Cogne ha sconvolto l'Italia, diventando uno dei primi casi mediatici su cui si può tranquillamente affermare che vi sia stato un accanimento giornalistico, cui sono seguiti poi, per una specie di tendenza strana, tutti gli altri; la donna è stata condannata per infanticidio, un reato gravissimo a tutti gli effetti, pur lei dichiarandosi sempre innocente, ma il Tribunale di Bologna ha accolto l'istanza della difesa della donna. Che quindi tornerà ai domiciliari.

Secondo la medicina non ci sono pericoli di recidiva, la sentenza è stata emessa il 24 giugno scorso, sono passati infatti ormai 12 anni e si può stabilire la condizione psichica di una persona dopo questo periodo di tempo. Secondo lo psichiatra che ha firmato la perizia.

Annamaria Franzoni quindi ha già lasciato il penitenziario per tornare dal marito Stefano Lorenzi e dai figli Gioele e Davide. Ora quello che lo psichiatra auspica è che non vi sia accanimento giornalistico sulla donna, anche se diventa difficile stabilire se finirà a Cogne, nella sua vecchia casa, sugli Apennini o se sarà un luogo diverso quello che accoglierà la donna.