Ancora troppi problemi per i disabili in vacanza
Ancora troppi problemi per i disabili in vacanza
Con la fine di luglio sono partite le grandi vacanze degli Italiani.Cosa incontrano i diversamente abili quando vanno in vacanza?
Barriere architettoniche, a volte pregiudizi, i problemi legati all'uso dei mezzi di trasporto ancora troppo sfavorevoli, ma sempre di più attenzioni!
Le cose, infatti, stanno cambiando e forse non solo perché siamo nell'Anno dedicato dall'Unione Europea ai Diversamente Abili.
Ma non tutto va bene, e allora Telefono H e Telefono Blu intendono raccogliere le denunce di tutte le persone diversamente abili che vogliano segnalare i disagi subiti durante le vacanze.
E pensare che ognuno di noi potrebbe diventare disabile in qualsiasi momento (per disattenzione, incidente del sabato sera, casualità, ecc.)..
La segnalazione viene raccolta dal centralino di Telefono H, 1780.08.08.08 e, preferibilmente, dal portale www.telefonoh.it.
Per e-mail info@telefonoh.it si potranno indicare soluzioni per le emergenze: la segnalazione verrà avviata alla struttura, alla amministrazione, etc. che ha comportato il disagio, con la perentoria richiesta di risoluzione.
Nei casi più gravi, Telefono Blu mette a disposizione la rete degli oltre 100 Collegi legali in tutta Italia per le azioni di risarcimento.
Dal portale www.telefonoh.it si potrà inoltre votare il sondaggio: i disabili potranno, ad esempio, assegnare un voto negativo agli stabilimenti balneari, ritenuti all'86% ancora troppo pieni di barriere, od anche agli alberghi (oltre il 90%).
Vittorio Bacchetti, Presidente Nazionale di Telefono H, sottolinea come la strada sia ancora in salita, ma occorra sempre più impegnarsi e non lasciare semplicemente che le cose accadano. I diversamente abili hanno tutti i diritti di vivere una vacanza serena.
E chi vende turismo dovrebbe avere l'obbligo di migliorare le strutture, eliminando tutte le barriere ancora esistenti.
Pierre Orsoni, Presidente di Telefono Blu, ha invece ricordato come, purtroppo, i ritardi sull'applicazione delle norme della legge 13, e soprattutto la sua mancata estensione ad alcune parti del turismo, provochino ogni anno centinaia di casi di assurda e vergognosa discriminazione.
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