Questa specie di albero è conosciuta anche con il nome di Abete Orientale, predilige i terreni acidi delle valli fresche e umide a 1.500 m. Un tempo non era apprezzato commercialmente, ma oggi che il legname scarseggia è utilizzato per ricavare la polpa di legno. In passato dalla corteccia si ricavava il tannino, la sostanza per colorare il cuoio. Cresce in forma di albero, ma spesso si vede anche come siepe. Daini e lepri brucano i suoi rametti, scoiattoli e tetraoni dal collare si cibano dei semi.
Appartiene alla famiglia dei; Pinacee.
La sua corona; di solito conica ma qualche volta piuttosto arrotondata.
La sua altezza; dai 18 – 23 metri.
Il fogliame; si presenta di un bel verde brillante, con i suoi aghi piatti sono inserite in due o tre file ai lati del ramoscello. Di solito una terza fila attraversa il centro del rametto. Le foglie diventano subito verdi scuro e hanno due strisce bianche nella parte inferiore.
La corteccia; si può notare di colore marrone – arancio da giovane, ma quando inizia ad invecchiare assume un colore bruno – violaceo con numerose profonde fenditure.
I fiori; maschili, gialli – verdi, crescono sui rametti di due o tre anni. I fiori femminili producono piccoli coni ovali che a maturazione completata diventano di colore marrone e contengono i semi.