I gufi, si dice, possono “gufare” cioè portare la cattiva sorte, ma questo detto o meglio modo di dire, nei diversi paesi del mondo, specie dove c’è stata contaminazione con la tradizione Cristiana e con la tradizione ispanica, viene smentito, perché in realtà secondo queste credenze, il gufo porta bene.
Non di rado infatti, viaggiando nei paesi latino americani, ma è sufficiente anche fare un tour in Spagna, si possono trovare numerosi nomi di località, di zone, di bar, ristoranti o alberghi che si chiamano “civetta” o meglio, Gufo, Buho o “Bubo Bubo” come lo chiamano i bambini.
La tradizione infatti racconta che il “Buho” ha un ruolo nella vita, come se da lui potesse dipendere una predizione o forse una lettura stregonesca alimentata dal fascino del buio, della notte e della inquietudine.
Il gufo ha sempre rivestito questo doppio ruolo magico e deve il suo nome al verso che, come le leggende narrano, avrebbe emesso durante la crocefissione di Cristo. Nel momento dello spiro: quando improvvisamente è calata la notte (il momento in cui il gufo comincia a fare il suo verso).
Tuttavia una seconda interpretazione del senso del gufo e della civetta lo associa a una forma bizantina, appaiando il senso della morte con il senso del matrimonio, non di rado infatti il gufo viene usato come metafora per un segno che riguarda qualcosa di importante, come appunto la morte o come la sessualità.
Tuttavia avere un gufetto in casa porta sempre bene, per cui se fate un viaggio in Brasile, in Sud America o in Spagna non dimenticatevi di comprare un gufetto di ceramica (rosso) per il buon auspicio ai giorni futuri.