Facebook: crolla la borsa e anche i fondatori possono vendere
Facebook: crolla la borsa e anche i fondatori possono vendere
Zuckerberg non se la cava troppo bene, dopo la discesa dei mesi scorsi del titolo di facebook in borsa, ieri il crollo delle azioni, che hanno dimezzato il valore di partenza del grande investimento.
Se fino a ieri la crisi poteva essere passeggera, la notizia della libertà di scelta nel vendere le azioni degli azionisti che hanno lanciato il titolo, potenzialmente anche il primo proprietario potrebbe ora vendere, è un brutto segno.

La avventura di facebook continua anche in borsa, nonostante le diverse batoste che si stanno rincorrendo. La liberalizzazione del titolo potrebbe essere anche solo un esperimento per vedere cosa succede, ma non lo potremmo sapere fino a che non avremo il feed-back di questa scelta.
Da ieri dunque tutti agli azionisti hanno la possibilità di vendere, prima erano impossibilitati per una clausola di acquisto che li avrebbe vincolati fino al 2015.

Complice anche il deflusso che da facebook, grande bolla economica, si sta verificando: aumentano le pagine pubblicitarie e i fake, sono decrementati gli aumenti di iscritti, cioè la gente continua ad iscriversi ma il ritmo di iscrizioni è diminuito consistentemente, mentre sono parecchi gli utenti che hanno cancellato o abbandonato il social.

Per i privati una delle prime "brutte cose" del social è stata la creazione della timeline, che ha messo in difficoltà chi amava i gruppi e le chat.
Tuttavia attualmente il social sta sempre di più diventando un sistema di comunicazione più portato alla promozione di eventi, notizie, che non un vero e proprio mondo di utenti .. molto impicciato anche da pubblicità e da diverse cose meno simpatiche che si stanno verificando: pagine fake, spazzatura.

Dal punto di vista economico il rilancio della versione economy del social non si è mai completato, crescono le app dei giochi e delle attività per cui si possono utilizzare i dollari, ma ad esempio non sono ancora nati i negozi virtuali, come ci si aspettava un paio di anni fa. Attendiamo sviluppi.
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