Proteste nella moda
Proteste nella moda
A volte gli stilisti sono così creativi da trasformare abiti, cappelli, scarpe, in vere opere d’arte e addirittura i tacchi possono diventare delle sculture.
Ma quando la creatività supera la sicurezza personale, ecco che le modelle iniziano la loro protesta a tutela della professione.
Oggetto della discordia: le scarpe Armadillo, disegnate dello stilista Alexander Mcqueen e già criticato per le caratteristiche di questa sua particolare creazione.
Quando le modelle Abbey Lee Kershaw, Natasha Poly e Sasha Pivovarova, sono state invitate a sfilare per lo stilista, le tre hanno rigorosamente risposto con un rifiuto in segno di protesta contro le Armadillo o meglio, contro i tacchi alti 30 centimetri che compongono quel prodotto.
Troppo alte, troppo pericolose! Trenta centimetri di tacco è una misura decisamente over , rispetto agli accorgimenti che si dovrebbero considerare per tutelare la sicurezza di chi dovrà indossare quella scarpa. Sempre che, a parte alcune danzatrici in un famoso videoclip, ci siano delle donne disposte a comperare le Armadillo per fare una passeggiata.
Già nel 1994, le scarpe di Vivienne Westwood avevano causato la caduta in passerella della pantera Naomi. Ora le modelle si ribellano finalmente, anche nel mondo patinato della moda le lavoratrici alzano la voce, con l’ineluttabile eleganza, per difendere la propria salute e nel rispetto della professione.
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