Parrucchieri Low & Fast: è l’ondata della cura estetica veloce offerta dal mercato degli estetisti, dei massaggiatori e dei parrucchieri cinesi, che negli ultimi due anni nelle sole grandi città in Italia hanno incrementato la loro attività del 30%. Di anno in anno sono sempre di più gli imprenditori orientali che investono in Italia ampliando la offerta.
Una volta erano i ristoranti, che hanno cominciato a attirare la simpatia della clientela dando la possibilità di frugali cenette e di asportazione di piatti esotici per le cene casalinghe ad effetto. Poi è stato il boom dei bazar dove trovi davvero di tutto, specialmente curiosità, regali e oggetti che servono per l’arredamento domestico. Da lì a pochi anni la moda, che si è fatta sempre più spazio tra le grandi catene di marchi e di aziende che hanno aperto uno spiraglio alle tendenze pop – pret a porter del mercato dell’est.
Ora è il momento del taglio – acconciatura e massaggio veloce: la cura estetica che può essere reiterata. Che cosa sono in fondo 10/15 euro per un taglio o per una piega prima di vedere il fidanzato, dare un importante esame all’Università, affrontare un colloquio di lavoro? L’equivalente di cappuccino, pasticcini e caffè?
Ecco che nei momenti di difficoltà e di stress, quando il tempo manca, i soldi scarseggiano, ma serve essere perfettamente in ordine, affrontare taglio e piega diventa quasi un gioco di tutti i giorni. La preoccupazione delle imprese artigiane tradizionali, specialmente dove i centri sono tanti, si è già fatta sentire, come anche piovono le critiche per lo stile, completamente diverso, di affrontare il concetto di cura della persona.
Ma la tradizione orientale e questo si sa, ha un concetto di cura e di rispetto della persona che va oltre quello europeo: la cura è il punto di partenza e non il punto di arrivo per la società orientale, per cui la quotidianità del gesto di curarsi diventa un principio fondamentale per dare lettura ai motivi che portano il mercato orientale ad espandersi in questo modo anche in occidente.
E poi diciamocelo: il mercato dei parrucchieri cinesi apre le porte, forse, a tutte quelle persone che il parrucchiere lo desiderano ma che non potrebbero mai permettersi di affrontare la spesa di un normale salone, con tutto il vantaggio della nostra società moderna, così facile nel cadere estetico della trascuratezza, non appena manca il tempo o mancano i soldi. Siamo il frutto di una mentalità commerciale e la nostra autostima ha dei lati oscuri che in un battibaleno ci fanno andare su e giù come degli Yo-Yo.