Moda: siamo nel pieno del libero stile “user generated”
Moda: siamo nel pieno del libero stile “user generated”
Oramai le sfilate ci hanno abituati a vedere di tutto, appena usciti dalla galleria di moda abbiamo l’impressione di avere capito con precisione che cosa è di tendenza e che cosa non lo è durante la stagione in corso, confrontando poi le riviste con l’armadio di casa o indossando vecchi capi di abbigliamento che mettevamo tanti anni fa, ma magari anche solo 4/5 anni fa, ci sembra di non essere in tendenza, certe cose proprio ci chiediamo come facevano a essere di moda, ma appena volgiamo lo sguardo altrove scopriamo che invece la moda dipende sempre più spesso dall’occhio dello stilista. Quindi addio all’ultima moda a tutti i costi, pare che quell’epoca sia ormai tramontata.
Stiamo lentamente diventando americani, un popolo che per antonomasia non si veste particolarmente “bene” nel senso accademico del termine, ma che ha uno stile libero, molto più simile a quello che va di moda in questi ultimi anni anche in Europa e in Italia. Dunque la moda è frutto dell’uso che si fa dell’abbigliamento e del gusto personale, non solo di una manipolazione e di una esigenza di stile, quasi obbligato.
Se da una parte è vero che per l’alta moda ci sono pur sempre delle tendenze di stagione,che quest’anno sono particolarmente variegate, per il prét a porter invece si tratta di un ciclo, quello che viene proposto, che consente di avere negli armadi un po’ di tutto, con il risultato, a parer mio buono, che in strada poi la gente si veste molto più spesso “come vuole”. Quindi in contemporanea alle vetrine lo “street style” rimescola gli elementi, li interpreta e li usa a piacere.
Anche la moda è “user generated” da quando internet, e non è cosa da poco, ha cominciato a fare emergere le tendenze commentate e descritte dai blogger, la scelta di che cosa scrivere e di che cosa condividere, anche tramite i social network, non dipende più tanto dalla produzione, ma si appoggia parecchio sulle idee dei consumatori, cioè dei “consumer” che sempre più hanno una grande importanza nel promuovere o nel bocciare un prodotto.
Ecco allora che i pezzi comodi di abbigliamento non passano mai di moda, si trovano sempre in tutti i magazzini, le maglie che vanno sempre, insieme allo stile di stagione, che a differenza del passato cambia e anche di parecchio secondo chi lo propone. E anche i prezzi si adeguano, penalizzando a questo punto chi invece non ha flessibilità e si siede sulle novità, credendo di prendere la mira. Insomma meglio non avere troppe incertezze in fatto di stile, anche per il bene del proprio portafoglio.
Siamo come immersi in un grande telefilm all’americana, di quelli che andavano di moda negli anni novanta, dove è pur vero che gran parte della gente usa lo stile che più gli comoda, ma poi le varianti sul genere sono infinite, sempre più moderne e sempre più libere, e non è cosa da poco.
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