Tra le tante mode eccentriche degli ultimi decenni, il 2000 se ne è inventata un’altra: il vintage dressing! Moderna, ecologica e da collezionisti, ecco la moda dell’usato che spopola nel jet set.
Spendere diversi milioni per un completo giacca e pantaloni degli anni 50 potrebbe anche non sembrare un acquisto intelligente, eppure c’è chi smania per avere il guardaroba affollato di abiti usati e ancora meglio, firmati.
I primi a fare tendenza, sono stati gli hippy degli anni 70. a quei tempi fra pace, amore, spinelli, vestire usato significava essere alternativi, andare contro il sistema ed essere anche ecologici.
Oggi le cose sono un po’ cambiate. Escluse alcune tribù metropolitane che mischiano stili di diversi periodi per trovare la loro vera identità, ma sarà mai possibile? Il resto degli appassionati di vintage dressing è costituito da star del mondo dello spettacolo che non vedono l’ora di esibire un vecchio capo di Chanel ad una festa mondana e da collezionisti che vogliono arricchire sempre più la loro raccolta.
Qualche esempio? Kate Moss, che ultimamente fa tendenza più di quanto facciano gli stilisti; lei ama il vintage griffato fino a risultare snob!
Alla festa di Christian Dior, lo scorso anno a New york, si è presentata con un preziosissimo capo di Oxfam, i cui “antiques” sono ricercatissimi in tutto il Regno Unito.
Madonna invece preferisce i jeans degli anni 50 e 60 e li cerca nei mercatini, forse è proprio per visitare quelli di Londra che ha detto si al suo Ritchie…
Gli stilisti stessi hanno rispolverato vecchi capi per impreziosire le loro sfilate ( un esempio è la passione per i bottoni antichi di Miuccia Prada); qualcuno si è anche divertito ad anticipare i tempi: l’italo-belga Martin Margiela, già nelle sfilate di dieci anni fa, proponeva vecchi capi d’abbigliamento, indicando sull’etichetta “ Questo capo è una riproduzione degli anni…”!
All’epoca aveva sconvolto con i suoi abiti proposti per le strade di Anversa, ma ora, probabilmente, se la ride sotto i baffi!
Particolarmente esclusivi sono tutti gli abiti degli anni 50, 60, 70, ma i veri appassionati partono addirittura dalla fine dell’800 per la loro raccolta.
Per gli anni 80, dovremo ancora aspettare un po’ ma abbiate la pazienza di non buttare via le vostre cose del guardaroba…potreste rivenderle ad un buon prezzo!
concludendo, vestirsi usato nel 2000, significa raramente essere ecologici, più spesso essere trendy, innegabilmente essere “alla moda”!