È arrivata la risposta definitiva per gli amanti del sole finto di città: l’abbronzatura artificiale non fa bene, bando ai lettini abbronzanti per chi ha meno di diciotto anni e per le donne in stato interessante.
Sembra non se ne possa fare a meno; c’è chi si rivolge a questa pratica per sfizio, chi per non arrivare impreparato e bianchissimo in spiaggia e chi per prolungare l’effetto ottenuto al mare o in montagna, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato chiaro: seguire le sedute di raggi Uva può portare a maggiori probabilità di sviluppare qualche forma di tumore della pelle in età adulta.
A rincarare la dose anche la Commissione Internazionale per la Protezione dalle radiazioni non Ionizzanti e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro hanno definito cancerogeno per l’uomo l’utilizzo di dispositivi abbronzanti. Questi studi si sono basati sull’osservazione statistica della maggiore incidenza di un cancro cutaneo tra persone che avevano utilizzato tale pratica abbronzante.
Sembra proprio che la pratica di lasciarsi irradiare da raggi artificiali non metta in moto il normale meccanismo di difesa della pelle, ma siano ad essa collegati una serie di danni e pericoli. Alla luce di questi stessi dati in Francia un gruppo di senatori ha chiesto il divieto dei lettini abbronzanti a uso estetico.
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