Il proprio orto personale
Con un terreno in buone condizioni è possibile ottenere una grande varietà di raccolti. Gli ortaggi, in genere, si dividono in tre categorie :
- Radici (patate, carote, rape, ecc.);
- Brassicacee (cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, ecc.);
una terza categoria di genere misto che comprende i legumi (piselli e fagioli) e le verdure a foglia verde.
Queste tre categorie vanno coltivate a rotazione da una zona all’altra dell’appezzamento per evitare carenze nutritive al suolo.
All’inizio della stagione occorre preparare un letto per le sementi (di buona qualità: dal seme dipende il successo della coltura) e seminare le piante in filari o in solchi stretti.
Dopo la germinazione occorre fare molta attenzione alla fase di crescita: è a questo punto, infatti, che vanno svolte tutte le operazioni in talea, diserbatura, innaffiatura, controllo dei parassiti e delle malattie, per arrivare finalmente al momento del raccolto.
I prodotti di rapida crescita possono essere impiegati per sfruttare eventuali intervalli nel programma di coltivazione, mentre si può promulgare la stagione produttiva con climi più rigidi utilizzando della protezione plastica.
Il successo di un orto dipende quindi dalla sua buona preparazione. È infatti importante lavorare coscientemente il terreno, dapprima con lo scavo doppio ( a profondità pari a due volte la lunghezza della vanga) per rompere tutte le zolle, per un più efficace drenaggio e per permettere alle piantine di radicare meglio, mentre in seguito per la maggior part5e delle varietà basterà eseguire un semplice scavo.
Buon Lavoro
Autore : Gelsomina Aliperti
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