
In Italia i negozi di alta moda sono tanti e per battere la concorrenza devono distinguersi per originalità e buon gusto.
In ogni negozio che desidera spiccare, la figura del Visual Merchandiser fa si che possa farsi notare su gli altri. Oltre ad avere doti innate da artista, è un professionista che studia le strategie migliori per gestire i punti vendita e incrementare il business aziendale.
I meravigliosi abiti dei nostri stilisti italiani devono apparire in bella mostra nelle fantastiche vetrine dei punti vendita distribuiti in tutto il territorio, dimostrando di essere all'altezza dei capi che espongono.
Il Merchandising può considerarsi un marketing interno del punto vendita; l'insieme delle azioni hanno lo scopo di ottimizzare la redditività e perché questo accada, occorre che tutto sia predisposto in maniera strategica, affinché i prodotti possano giocare il loro ruolo al meglio delle possibilità.
L'esterno del punto vendita è fondamentale perché comunica con coloro che non sono ancora entrati e potrebbero diventare i potenziali clienti. L'esposizione della vetrina, con i suoi manichini, le luci e i colori devono fare in modo di incuriosirli.
Il compito del Visual Merchandiser è quello di allestire vetrine da sogno che colpiscano immediatamente l' attenzione, che facciamo capire al potenziale cliente che è quello il negozio dove troveranno l'abito giusto.
Il Visual Merchandising usa la comunicazione visiva; i capi di abbigliamento di alta moda sono inseriti in un contesto molto curato dal lato estetico, creando un equilibrio fra luci, colori e spazi, come fa un pittore nella sua tela.
Chi è alla ricerca di un capo firmato, desidera spiccare sugli altri e i negozi di alta moda non devono deludere le sue aspettative.
Un vestito da indossare per un incontro importante che sia un colloquio di lavoro o una cerimonia, deve sfoggiare nelle vetrine fantastiche dei negozi d'alta moda.
Per allestire una vetrina sfavillante, dove collocare dei capi di brand famosi, bisogna creare l'ambiente ideale dove l'abito deve risaltare all'occhio di chi guarda ed è importante aggiungere il tocco di colore adatto. Se si tratta di un abito da cerimonia per il testimone degli sposi, si può allestire una vetrina con tappeti di velluto, poltrone dalle linee ottocentesche, tavolinetti stilizzati con lampade retrò. Se dobbiamo esporre vestiti di bambini, possiamo aggiungere un monopattino, un pallone e delle bambole con abiti dai colori sgargianti.
Lo sfondo della vetrina ha una grande importanza perché rappresenta la cornice dell'abito di alta moda e potrà essere arricchita con poster raffiguranti scenari diversi: una città caotica per abiti da giorno o l'immagine di un caffè con tavolini, per un completo da pomeriggio. Se in vetrina vengono esposti abiti classici e delle scarpe importanti, nello sfondo si collocheranno riproduzioni di quadri di artisti famosi.
La vetrina deve avere una storia da raccontare e i manichini non devono apparire statici, ma figure viventi: una coppia a passeggio lungo un viale alberato per un abito da pomeriggio, mosso da piccole ventole che fanno svolazzare la gonna o un fazzoletto al collo e anche le foglie secche. Per un coordinato da notte, un Visual Merchandiser arrederà la vetrina con un grande specchio e una toletta per i trucchi piena di profumi.
Per abiti da cerimonia per bambini, collocherà in vetrina un manichino che rappresenta una bambina seduta al piano e un bambino col violino che l'accompagna; tutto contornato da musica classica come sottofondo.
Anche gli accessori hanno la loro importanza e saranno disposti su tavoli d'epoca illuminati da luci direzionate per gli accessori classici, mentre per uno stile più casual, inserirà nella vetrina una vecchia moto o un impianto stereo di ultima generazione.
Il Visual Merchandiser, nell'allestimento della vetrina, darà importanza alle luci che dovranno favorire una visione limpida del capo di abbigliamento e collocherà perciò diversi punti luce che illuminano l'abito, ma anche tanti piccoli dettagli della vetrina, come le scarpe su un piccolo sgabello o i guanti su un tavolo a muro.
Il visual Merchandiser dovrà scegliere i manichini giusti per una vetrina all'altezza delle aspettative. Per farla rivivere userà, quindi, manichini dalle fattezze umane che sembrano provare delle emozioni e che indossano capi di alta moda che cadono perfettamente addosso e che devono far sognare i potenziali clienti.
Il prezzo degli abiti va sempre esposto. Il cliente dovrà rendersi conto subito del valore dell'abito, dell'accessorio o della scarpa che guarda e deve capire anticipatamente che se desidera acquistare da quel determinato atelier dovrà affrontare quella spesa.
Bisogna essere sempre aggiornati sulla nuova collezione, perché non va mai sottovalutata la concorrenza. Ad ogni cambio di stagione il Visual Merchandiser rinnoverà completamente la vetrina che dovrà apparire sempre nuova e originale e accogliere gli ultimi arrivi del momento.
Il visual merchandiser sa che la vetrina è la finestra del negozio che si affaccia alla gente che passa ed è tramite la vetrina che farà conoscere la qualità del negozio di alta moda e delle opportunità di articoli che potrà offrire e quindi la strategia è proprio quella di catturare la curiosità del cliente, affascinarlo e farlo immedesimare in quei personaggi che indossano quei capi da sogno.
La vetrina rappresenta il negozio e il cliente di classe si aspetta molto da un negozio di alta moda ed entrando dovrà trovare un ambiente che vada oltre le sue aspettative.
Dovrà immergersi in un ambiente magico che lo avvolgerà come in una nuvola: le luci giuste, i colori, gli spazi ben distribuiti e i profumi lo condurranno nel percorso di tutta la superficie espositiva, stimolandolo all'acquisto.
Il cliente vivrà un'esperienza unica che non dimenticherà facilmente e che lo spingerà a ritornare.
Fonte: Accademia di Visual Merchandising a Roma
Sito: http://www.visualmerchandising.it