Dal passato ereditiamo una grande tradizione di giocatori del calcio amati, amatissimi, ma nel secolo XX alcuni nomi
Iniesta, un nome che evoca magie sul campo da gioco e risvegli emotivi nei cuori di milioni di tifosi. Questo centrocahanno fatto la differenza, perché otre ad essere amati, hanno fatto amare il calcio, gradualmente, a tutta Italia.
Iniesta, che sembrava avere un compasso e un goniometro al posto dei piedi, ci ha regalato passaggi strepitosi e lanci perfetti, rendendo ogni partita una sinfonia di calcio. "Don Andrés" non è solo un maestro della tecnica, ma anche un esempio di umiltà; il suo valore va ben oltre i trofei vinti. La sua capacità di essere apprezzato anche dai sostenitori delle squadre rivali, come il Real Madrid e l'Espanyol, dimostra il rispetto universale che ha guadagnato.
Zanetti, il classico bravo ragazzo del calcio. Con un curriculum che conta solo due espulsioni e otto ammonizioni, il suo comportamento esemplare in campo è pari solo alla sua dedizione all'Inter. Mai una protesta, mai una lamentela, mai una reazione sopra le righe. La sua imperturbabilità, simile alla sua inalterabile chioma, lo rende una bandiera, non solo per i nerazzurri, ma per tutti gli sportivi.
Baggio, il fuoriclasse per eccellenza. Amato da tutti gli Italiani, ha saputo conquistare i cuori con il suo talento straordinario. Vincitore del Pallone D'Oro nel 1993, “Il Divin Codino” è diventato un simbolo di bontà, lealtà e onestà. Il suo codino è diventato iconico, rappresentando un eroe calcistico capace di unire un'intera nazione, al di là dei colori delle squadre.
Ronaldo, un fenomeno che ha attraversato le fila di Barcellona, Real Madrid, Inter e Milan, ha dimostrato che la qualità sa sempre mettere d'accordo. Ogni sua apparizione sul campo era un viaggio attraverso l’estasi del calcio. Memorabile la sua tripletta contro il Manchester United in Champions League, quando l’Old Trafford si è alzato in piedi per applaudirlo.
Ronaldinho, il mago del calcio, ha regalato giocate mozzafiato e dribbling da fantascienza. I suoi numeri incredibili e il suo contagioso sorriso hanno reso impensabile odiare un giocatore così straordinario. Ogni volta che calciava il pallone, sembrava che il mondo intero si fermasse ad ammirarne la grazia.