Come scrivere partecipazioni di matrimonio perfette
Come scrivere partecipazioni di matrimonio perfette
Quando il matrimonio è alle porte le ansie per i preparativi incombono minacciose sugli sposi, perché i dettagli di cui tener conto sono davvero tanti.
Per evitare di farsi prendere dal panico, è bene pensare alle partecipazioni di matrimonio già qualche mese prima rispetto al loro invio.
Le partecipazioni, infatti, devono essere inviate tra 30 e 60 giorni prima del "sì", per dare il tempo a tutti gli invitati di rispondere al vostro invito e di organizzare la propria eventuale partecipazione.
Così come il bouquet dovrà essere coordinato all'abito, anche per lo stile grafico e  comunicativo delle partecipazioni di matrimonio dovrete tener conto dello stile del vostro matrimonio: sia esso classico, romantico o a tema, la filigrana, il carattere e il tono degli inviti saranno in linea con l'atmosfera che vorrete ricreare.
Ma come si scrivono partecipazioni matrimonio perfette? A metà tra etichetta, tradizione e un po' di buon senso, basterà seguire qualche regola fondamentale per non commettere errori.

Anche se oggi sono quasi sempre gli sposi ad annunciare le nozze, le buone maniere vorrebbero che fossero i genitori a scrivere le partecipazioni, rigorosamente a mano e con inchiostro nero su sfondo avorio o bianco.
Questo suggerimento è indicato in special modo se gli sposi sono molto giovani anche se, ai giorni nostri, si tratta ormai solo di un omaggio alla formalità. Nel caso di rito religioso, ogni coppia di genitori annuncia il proprio figlio, mentre se il rito è civile entrambe le famiglie compariranno sulla stessa partecipazione di matrimonio.
In questo caso, i genitori dello sposo andranno collocati a sinistra e quelli della sposa a destra, seguiti dalla data, l'ora e dalla sede del matrimonio. Volete fare come etichetta comanda? Non dimenticate allora il cognome da nubile di mamma e suocera a seguito di quello acquisito, come riportato in tutti i manuali di bon ton.
Se invece ci tenete ad essere più informali e ad annunciare da voi il vostro lieto evento, scrivete pure il nome dello sposo e poi quello della sposa, perché invertire i dati sarebbe sintomo di maleducazione nei confronti della futura moglie.
Infine, per rimanere allineati all'etichetta strizzando l'occhio alla praticità, non rinunciate alla sigla RSVP (dall'acronimo francese "Répondez s'il vous plaît = È gradita gentile conferma") in calce alle partecipazioni di matrimonio; gli invitati si sentiranno sollecitati, in modo garbato, a rispondere al vostro invito e anche l'organizzazione dei preparativi ne guadagnerà.

E se proprio non avete intenzione di toccare la penna per scrivere le partecipazioni di matrimonio di vostro pugno? Certamente potrete affidarvi a studi di grafica per la stampa, ma questo lusso non è concesso per le buste da lettera, dove sarà bene scrivere a mano il nome e l'indirizzo del destinatario. Vedere che gli sposi hanno avuto il piacere di pensare ad ognuno singolarmente farà in modo che gli invitati si sentano coccolati e ben predisposti verso le vostre nozze. Se poi, leggendo la partecipazione, doveste invitarli ad un caldo ricevimento pomeridiano d'agosto.... beh, in quel caso, forse neanche l'adempimento di tutti i dettami del galateo riuscirebbe nell'impresa di farvi apparire cortesi!

Fonte: Redazione LeMieNozze.it
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