L’origine dello struzzo è antichissima (in Cina si trovano resti risalenti a 25.000 anni fa);
Conosciuto dagli Egiziani e dai Romani che lo utilizzavano come animale da lavoro ma anche da carne.
Alla fine del 1700 in Sudafrica si allevano struzzi per la produzione di carne e per le penne.
Dopo il 1986 a causa dell’apartheid negli USA si sono attivati allevamenti intensivi per soddisfare le richieste in particolare di pelle.
L’allevamento si è diffuso poi in molti Paesi dall’Africa all’Australia, al Brasile, a Israele, all’Italia.
Lo struzzo non appartiene a una specie addomesticata ma è un animale selvatico tenuto in cattività;
È il più grande uccello vivente nel mondo ma non può volare in quanto le piume di ali e coda non sono funzionali. Ma ha una straordinaria capacità di corsa: supera i 70 km/h, con un “fondo” di oltre 15 minuti e falcate a balzi di 4 – 5 metri;
Le due dita del piede sono unite da una membrana che gli consente la corsa anche su terreni instabili e sabbiosi.
Classificazione
Classe: Uccelli
Ordine: Corridori
Famiglia: Ratiti
Specie: Stuthio camelus, varietà Australis (zone australi della Terra, sotto il tropico del Capricorno: Zimbawe, Sud Africa).
In passato esistevano 4 varietà genetiche di cui una estinta (Siriacus, Paesi Arabi, Egitto) e 3 ancora oggi esistenti: Camelus (nord e sud Sahara), Massaicus (Tanzania, Kenya), Molybdophanes (Etiopia, Somalia, Kenya).
Oggi esisterebbe anche lo Struthio camelus Domesticus che non è una varietà ma un incrocio.
Alla famiglia dei ratiti appartengono anche il nandù, il casuario e l’emù.