“Amici, amanti, e…”, “Friends with Benefits” sono alcuni titoli di commedie romantiche americane proposte negli ultimi mesi, e sono divenute complici di nuove discussioni riguardo una “moda” particolarmente diffusa da qualche anno: parliamo dei cosiddetti “Friends with benefits” per dirla all’americana, “amici con benefici” per dirla all’italiana, o “amici di letto” in gergo. Un po’ per gioco, un po’ per esigenze “fisiche”, quasi a macchia d’olio si diffondono queste relazioni di “convenienza” che consistono nell’avere rapporti sessuali con una persona –single e non- senza sentirsi in obbligo verso essa, senza coinvolgimento emotivo e senza la necessità di instaurare una relazione duratura o comunque seria. Alcuni scelgono di proposito tale formula per sfuggire alle relazioni tradizionali, altri lo fanno per puro divertimento, altri ancora lo ritengono un rafforzamento e approfondimento dell’amicizia. A preferire il sesso senza amore sono più gli uomini delle donne, che comunque si adeguano! Ma perché si sceglie di diventare “amici con benefici”? Le motivazioni sono tante e soggettive, per alcuni non c’è un motivo preciso, succede e basta, per altri la causa è da ricercare in un generale senso di sfiducia in qualcosa di più solido, per altri ancora è la paura di soffrire, ma per il desiderio di non privarsi dell’altro si ritiene più rapida e indolore la pratica del disimpegno.
Se un tempo in una relazione era quindi il sesso ad essere problematico, ora sembrano esserlo i sentimenti. I FwB sono persone consapevoli di ciò che fanno? Parrebbe di sì poiché sono due persone consenzienti, con tanto di regole da seguire e errori da evitare per non correre “rischi”. Quindi vietato discutere del futuro, vietato utilizzare (in certi casi) il tanto temuto “noi”! Tutto ciò per il beneficio di non avere responsabilità e stress tipici di una relazione tradizionale. Ed è davvero un tipo di rapporto vantaggioso? Può esserlo se l’esperienza è di breve durata e se si evita di dare il via a tutta una serie di relazioni occasionali contemporaneamente, perché a quel punto la relazione può avere tutt’altro che benefici, ma risvolti negativi sia dal punto di vista emotivo sia da quello fisico. Dal punto di vista emotivo, mentale, perché prima o poi può succedere che uno dei due partner cominci a volere di più dal rapporto o cominci a provare un qualche coinvolgimento emotivo. Secondo le statistiche questo accade molto spesso per le donne che ad un certo punto iniziano a “cedere” emotivamente perché provano qualcosa o perché si sentono usate.
A quel punto ci si trova davanti ad un bivio: o si inizia una relazione più stabile e tradizionale (ma sono poche le coppie a scegliere questa opzione, e pochissime quelle che durano nel tempo), oppure si tronca il rapporto rischiando di distruggere anche l’amicizia.
Dal punto di vista fisico si corrono rischi perché pensando che questo sia comunque un rapporto tra amici,si ritiene non necessario utilizzare precauzioni perché convinti di essere al sicuro con un amico. Ma le malattie a trasmissione sessuale sono sempre in agguato, soprattutto se si stabiliscono più relazioni contemporaneamente, così come il rischio di una gravidanza indesiderata.
Psicologi, sociologi, sessuologi e gente comune continuano a interrogarsi sui (in verità non sempre chiari) benefici di questi amici, tra chi è d’accordo e chi storce il naso l’importante sarebbe fare in modo che la relazione non si riveli un’arma a doppio taglio e correre il rischio di rimanere intrappolati in quei benefici ricercati e negli stress tanto evitati!