Usi e proprietà: La complessa composizione della propoli gli conferisce proprietà di impiego sia nel settore tecnologico, sia nel settore medico-biologico. L’uso tecnologico più comune consiste nella preparazione di vernici (molto probabilmente la famosa vernice utilizzata dai liutai di Cremona del 1700 era a base di propoli). Ancora oggi la propoli viene utilizzata da questi artigiani. Vernici a base di propoli sciolta in alcool etilico preserva il legno e anche il ferro dalla ruggine. In commercio esistono vernici preparate con propoli, cera e olio di lino.
Applicazioni medico-biologiche:
L’utilizzo della propoli risale agli Egizi, ma anche i Romani (per infiammazioni, foruncoli, ascessi, ulcere, ecc), gli Arabi, gli Incas ne apprezzavano le qualità. L’interesse ai nostri giorni è diminuito per la presenza degli antibiotici. Presenta le seguenti attività:
-Cicatrizzante manifesta azione stimolante la rigenerazione dei tessuti
-Antibiotica batteriostatica e battericida per la presenza di numerose sostanze come l’acido benzoico, l’acido cinnamico ed alcuni flavonoidi
-Antimicotica probabilmente per la presenza di acido caffeico e flavonoidi
-Anestetizzante per il contenuto in pinocembrina e fenolacidi.
Antivirale agisce su virus influenzali e virus delle piante
-Immunostimolante
-Vasoprotettiva, riduce la permeabilità e la fragilità dei capillari per la presenza di flavonoidi
-Stimolante la peristalsi intestinale
-Antiossidante, utile per la conservazione degli alimenti.
Molte delle azioni attribuite alla propoli probabilmente sono legate alla presenza di flavonoidi.
In commercio si trovano estratti di propoli sottoforma di tinture, pomate, unguenti, lozioni, paste, ecc. utili nel trattamento delle affezioni delle prime vie respiratorie, per l’igiene della bocca (gengiviti, stomatiti), in dermatologia e per altri campi ancora. Da segnalare la possibilità di causare fenomeni allergici (sembra che una particolare forma di eczema che colpisce alcuni apicoltori sia provocato dal continuo contatto con la propoli).