La verga d'oro
La verga d'oro
PROPRIETA’
Astringente, aperitiva, diuretica, combatte le malattie febbrili causate dai reni, le malattie della vescica, gli ingorghi viscerali, le emorragie interne, la nefrite, l'insonnia DESCRIZIONE
Nei posti umidi della pianura e della collina dell'Italia settentrionale e centrale, cresce una varietà chiamata Solidago Serotina Ait.: ha le stesse proprietà della Verga d'oro, ma le dosi vanno raddoppiate perché è minore la quantità di principi attivi che contiene.Comune nelle zone collinari ed in quelle montane di tutta l'Italia continentale e rappresentata da varietà speciali nelle isole (Nudiflora vis, in Sardegna ed in Corsica), la Verga d'oro predilige le siepi cespugliose, i boschi freschi, i pascoli, le brughiere ed in genere tutti i terreni silicei. Raramente s'incontra in pianura. E’ una pianta perenne, erbacea, con rizoma irregolare, cuneiforme, di color bruno all'esterno e bianco-cinerino all'interno; i numerosi fusti s'alzano fino ad 1 metro, sono semplici o ramosi nella parte superiore,flessuosi; le foglie radicali, picciolate, sono ruvide sui margini,a contorno ovale-oblungo, dentellate; quelle caulinari o superiori sono lanceolate-acute, ovate o quasi intere: tutte le foglie sono alterne.Le infiorescenze fogliate, al termine del fusto e dei rami, sono formate da racemi che, con i capolini, all'interno delle cui brattee stanno fiori ligulati unisessuali femminili e fiori tubulosi imbutiformi ermafroditi, rendono attraente la pianta, con il loro colore giallo intenso. Il nome«Virga aurea» viene appunto dall'aspetto dei fusti, diritti come bacchette e vestiti di fiori gialli come l'oro, come riferisce un antico botanico.
UN PO’ DI TUTTO E CURIOSITA’
Il miele di solidago è prodotto in estate nelle zone adiacenti i fiumi della pianura padana. L'etimo è incerto, ma essendo stata chiamata anche "erba pagana" possiamo quasi con certezza, pensare che fosse conosciuta come giovevole per l'apparato genito - urinario, soprattutto maschile, per cui era usata prima dei festini a sfondo orgiastico (riti pagani), onde garantire la perfetta funzionalità virile, da cui il senso del nome Solidago virga Aurea = dà calore (solis) alla verga (membro) aurea (l'organo veniva spalmato di olii profumati di zafferano, durante la penetrazione rituale in un orifizio, riempito di tali sostanze; il mescolarsi nell'orgia degli olii con le secrezioni femminili, dava all'organo, una colorazione dorata). E' certo che questa pianta, veniva somministrata ai partecipanti del rito, almeno per tutto il quarto della Luna crescente, garantendo così il ripristino delle funzionalità interne
ALCUNI UTILIZZI
Vengono utilizzate a scopo terapeutico le sommità fiorite della Solidago ed alcune volte anche il rizoma. I principi attivi sono costituiti da sostanze tanniche e mucillaginose, da una resina amara, una saponina, acido salicilico e tracce di un olio etereo; in più nelle foglie è presente anche inulina In riferimento alle proprietà, ricordiamo che il nome «Solidago» viene dal latino «solidum ago» (rendo solido), perché si riteneva che, attraverso l'azione diuretica antiinfiammatoria e decongestionante, la Verga aurea contribuisse ad espellere gli umori cattivi ed a rendere più sano e resistente l'organismo. Mentre la radice ha per lo più indicazione come digestivo e carminativo e viene preparata in decotto (3 - 3 bicchieri al giorno dopo i pasti) ed in vino (macerazione al 6 - 2 bicchierini al giorno), il resto della pianta è principalmente un drenatore del fegato e dei reni ed unisce alla proprietà diuretica quella anti-settica e sedativa delle vie urinarie. Veniva perciò impiegata, e si usa tuttora, dopo conferma dei principali sperimentatori, per eliminare i calcoli renali e vescicali e per combattere le infezioni (cistiti, nefriti, ecc.), delle vie urinarie; l'azione diuretica torna utile inoltre nella gotta, nell'idropisia, nelle oligurie.
Un campo nel quale la Verga d'oro può apportare notevoli benefici, sovente con remissione dei fenomeni congestivi e dell'eccesso di urea nel sangue, è l'ipertrofia, prostatica, detta anche prostatite da ingrossamento,perché la prostata viene schiacciata e respinta dallo svilupparsi di un adenoma a carico delle ghiandole periuretrali. Essendo, tra l'altro, anche un astringente intestinale, traggono giovamento dall'uso della Verga aurea, secondo il Ledere che cita casi di guarigione completa,le enteriti mucomembranose dolorose e tubercolari.
Nell'enterite dei bambini, legata al periodo della dentizione, si può somministrare, a cucchiai nella giornata, il seguente sciroppo: si fanno bollire 100 grammi di sommità fiorite in 1 litro d'acqua per 10 minuti, poi si lascia in infusione per 12 ore; si filtra attraverso un panno spremendo e quindi si aggiungono, agitando fino a scioglimento, 1500 grammi di zucchero. La formula era in uso già nei tempi passati, nella medicina popolare.
Nell'uso esterno le sommità fiorite si prescrivono per le infiammazioni delle mucose boccale e faringea, sulle quali esercitano azione antiinfiammatoria, emolliente e decongestionante, e per la medicazione di piaghe a lento decorso e ferite infette, a scopo detersivo e cicatrizzante; pure gli eczemi cronici, secondo il Valnet, beneficiano del trattamento con i preparati di Solidago.
Le preparazioni più in uso sono: l'infuso (sommità fiorite al 3 - due o tré tazze al giorno) per la calcolosi renale e per le infiammazioni in genere dell'apparato urinario; la tintura vinosa (macerazione per 8 giorni di 60 grammi in ' 1 litro di vino bianco, da prendersi a dose di un bicchierino prima dei pasti) per avere un effetto aperitivo, digestivo e carminativo; il già citato sciroppo come astringente intestinale nei bambini; il decotto al 3 o Falcoolaturo a dose di 2 cucchiaini al giorno nelle forme enteriche tubercolari e dolorose; l'infuso più concentrato (al 6) per fare sciacqui e gargarismi, per la medicazione delle ferite e per impacchi sulle piaghe.
Cistite, nefrite, calcoli renali.
Mettere 30 g di pianta in 1 L di acqua fredda, portare all' ebollizione, lasciare in infusione per 3 minuti, poi filtrare ed addolcire preferibilmente con miele. 2 tazze al giorno (mattina e sera).
Utilizzi Magici
Questa pianta veniva usata nei riti di magia, affinché l’atto sessuale durasse il più a lungo possibile, mescolare poche gocce nel vino e farlo bere all’uomo amato, faceva sì che questi diventasse impotente per lungo tempo.
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