La gelotologia, a livello scientifico, studia gli effetti della risata terapeutica, ed è nota a molti come comico terapia. Per ricorrere ad un linguaggio più tecnico, << è la disciplina che studia ed applica le potenzialità del ridere e delle emozioni positive in funzione di terapia, prevenzione, riabilitazione, formazione.>> (http://www.riderepervivere.org/it/clownterapia/gelotologia ) quindi si lega facilmente alla pratica dello yoga della risata. E’ incredibile come già a partire dagli anni 60 William Fry , uno psichiatra americano, abbia cominciato i suoi studi e le sue ricerche sui benefici del ridere.
Oggi siamo nel 2015 e ancora adesso si ride poco, si curano i pazienti con i farmaci e la risata è “rimasta nel cassetto”quasi fosse una decorazione natalizia, almeno in Italia si conosce poco e coloro i quali praticano lo yoga della risata o la clowntherapy, spesso considerati degli animatori senza un grande valore a livello lavorativo.
Tuttavia la gelotologia è stata applicata da Sonia Fioravanti e Leonardo Spina a partire dal 1990 e “spiegato” per la prima volta nel 1999 nel volume “La Terapia del Ridere”.
Tecniche psicologiche e teatrali poggiano su solidi presupposti scientifico-antropologici, le informazioni riportate nel testo, permettono di realizzare un laboratorio teorico-pratico: elementi di psicofisiologia del ridere ed antropologia del comico accanto alla possibilità di sviluppare tre percorsi.
<<Il primo mette in gioco il corpo in esercizi di fiducia, contatto, ascolto empatico, espressività. Il secondo mette in moto la mente, secondo un ragionamento altro, il pensiero laterale, mediante la scrittura umoristica. Il terzo coinvolge il profondo della persona, mediante visualizzazioni guidate alla ricerca della parte gioiosa, fanciulla che ognuno di noi nasconde e/o reprime >> http://www.riderepervivere.org/it/clownterapia/gelotologia .
Il clown dottore non è una figura nuova, anzi, semplicemente è ancora presto in un mondo in cui il dolore prevale, avere la capacità costante di credere che un sorriso o una risata se ben fatti possono “salvarti”.
Accanto a William Fry ricordiamo anche Norman Cousins, scrittore, Lee Berk e Hunter Adams dottori e “the last but not the least”Madan Kataria ;)