PROPRIETA’: Sedativa, diueretica, aperitiva, utile nelle malattie di cuore, nella idropisia e nella pinguedine od obesità, calmante, disintossicante, depurative, dimagranti.
PRINCIPI ATTIVI : Aminoacidi, vitamina C, sali minerali vari.
QUANDO SI RACCOGLIE : Le radici si raccolgono quando la pianta e' in riposo, cioe' in autunno o in primavera. Si rimuove la terra intorno alla pianta fino a giungere alle radici e se ne recidono alcune col coltello. E' bene non raccogliere piu' di un quarto delle radici in modo che la pianta possa continuare a vegetare. Le radici raccolte si lavano, si tagliano a pezzi lunghi 5 cm. e si spaccano in due per il lungo.
UN PO’ DI TUTTO :
L’asparago è utilizzato in cucina fin dai tempi dei tempi, adorato soprattutto dai romani, anche se c’era chi, come il grande Giulio Cesare, non condivideva affatto l’amore per questa pianta dal sapore molto intenso. Il sapore dell’asparago selvatico è certamente più forte di quello coltivato, ma la pianta è comunque diffusa allo stato non spontaneo un po’ ovunque.
In erboristeria vengono utilizzate soprattutto le radici dell’asparago, ma anche gli apici possiedono ottime proprietà curative essendo infatti altamente diuretiche e ricche di vitamine A, B e B2.
La pianta di asparago è utilizzata anche per le composizioni di fiori dato che si conserva bene e a lungo. In certe zone è considerata pianta protetta. L’asparago selvatico si trova in tutte le zone boschive e selvatiche, nelle siepi e lungo le strade e la costa. E’ una pianta erbacea con numerose ramificazioni che può diventare anche di 2 metri d’altezza. In primavera dal rizoma sorgono i germogli che, se non colti, diventano poi fusti. I fiori sono bianco giallastri di odore poco gradevole; il frutto è una bacca nera piuttosto piccola. Fiorisce da luglio a settembre.
L’asparago, soprattutto quello selvatico, possiede proprietà diuretiche e depurative e contribuisce quindi a ridurre il rischio di calcoli ai reni e alla vescica. Tuttavia è sconsigliato a chi soffre di infiammazioni renali, litiasi e gotta. Le sue bacche è preferibile non ingerirle perché non è ancora dimostrata la loro non tossicità.
Questa pianta ci offre la deliziosa verdura primaverile e le virtù salutari delle radici. Le proprietà dell'Asparago sono eminentemente diuretiche; esso e' utile quindi per tutti quei disturbi in cui la ritenzione di acqua nell'organismo provoca scompensi.
Le radici dell'Asparago giovano ai malati di cuore per eliminare l'acqua che ristagna nei tessuti per mancanza di un vigoroso circolo cardiaco, agli idropici e agli obesi. Le preparazioni a base di Asparago sono tuttavia sconsigliate a chi soffre di infiammazioni renali.
LE RADICI:
Per aumentare la diuresi.
Decotto : 4 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno lontano dai pasti. (non aggiungere zucchero
Come diuretico e aperitivo.
20 grammi in 100 ml di alcool di 20º (a macero per 10 giorni). Un cucchiaio prima dei pasti.
Il famoso sciroppo diuretico alle cinque radici, tanto usato un tempo, aveva questa composizione.
100 grammi di radici di Asparago, 100 grammi di radici di Finocchio, 100 grammi di radici di Prezzemolo, 100 grammi di radici di Sedano selvatico, 100 grammi di radici di Rusco, 3 litri di acqua distillata bollente, 2 Kg. di zucchero. Mettere nella meta' dell'acqua bollente le radici contuse e pestate e lasciare in infusione a caldo agitando di tanto in tanto. Passare per tela e aggiungere lo zucchero e il resto dell'acqua. Bollire per alcuni minuti e conservare, dopo filtrazione per tela, al fresco.