Magia verde: quello che non sappiamo delle piante. Parte 5
Cari lettori di Donnissima, in questo tour virtuale nella magia verde siamo giunti alla parte quinta dove ho deciso di allietare il vostro pollice verde parlandovi della Speronella e del Lauroceraso. Sembra che la Speronella abbia origini incerte. Molto probabilmente i suoi semi sono giunti in Europa dall’Asia Minore mescolati ai chicchi di grano. La Speronella il cui nome scientifico è Consolida regalis, vine chiamata anche erba cornetta, è un’erbacea annuale infestante, ma ormai rara nei campi di cereali. Ricorda il velenosissimo aconito, suo parente stretto, il cui fiore azzurro ha un calice a forma di elmo. Questa pianta fiorisce da giugno a settembre e i suoi rametti fioriti sono ideali nelle composizioni floreali, insieme a spighe e altri fiori estivi. In antichità si utilizzava in campagna come come antiparassitario e per curare piaghe e ferite. Per il suo contenuto di sostanze tossiche è ovviamente sconsigliato l’uso all’interno. Quanto invece al Lauroceraso che viene definito scientificamente Prunus laurocerasus è un alberello sempre verde, dalle foglie lucide, fiori di colore bianco crema profumati e drupe nere simili a ciliegie. Come il melo o il ciliegio, fa parte della famiglia delle Rosaceae, ma tutta la pianta è pervasa da sostanze velenose che conferiscono a foglie, frutti e semi l’aroma tipico di mandorla amara. Per questo con le foglie distillate un tempo si produceva l’Acqua laurocerasi: gli Inglesi ci sofisticavano il brandy. In medicina, il distillato era antidolorifico e antispasmodico. Oggi in omeopatia si utilizza come rimedio cardiotonico e nell’insufficienza respiratoria.