Cari lettori di Donnissima, ho deciso di dedicare alcuni post alle curiosità delle piante. Infatti, ho scoperto che alcune non solo possiedono tante proprietà curative ma addirittura altre hanno anche antichi e presunti poteri magici. Per esempio, l’Elleboro è una pianta utilizzata per allontanare gli spiriti. In tempi remoti era credenza comune che l’elleboro contrastasse le malattie contagiose e gli spiriti maligni. Infatti, nell’antica lingua semitica helibar significa antidoto contro la pazzia. I pastori abruzzesi proteggevano le pecore dalle epidemie infilandone nelle orecchie pezzi di radice. Dell’elleboro, Helleborus, si conoscono diverse varietà: nero, fetido e verde. In inverno compaiono fiori bianchi o verdi dall’aspetto lunare, da cui il nome “Fior di Neve” o “ Rosa di Natale”. Ogni parte è tossica e si sconsiglia di raccoglierlo. In omeopatia si utilizzano gli estratti per curare psicosi come paura, fobie, meningite, nefrite ecc. Un’altra pianta molto caratteristica è l’ Edera, il simbolo dell’immortalità. Dotata di finissimi rizomi che aderiscono senza rovinarla alla corteccia degli alberi, l’edera, Hedera Helix, non è una pianta parassita, ma arreca danni quando diventa molto estesa. Fiorisce in estate con frutti globosi e scuri. Può raggiungere un’età molto elevata. In Europa sono documentati esemplari di 400 anni. Sacra a Dioniso e Bacco, simboleggiava l’immortalità. L’edera è velenosa: le foglie non possono essere usate per via interna, ma solo per bagni contro smagliature e cellulite. Infine, gli estratti omeopatici sono utili per la cura dell’apparato respiratorio, della pelle e delle malattie reumatiche.