Il 2015 sarebbe dovuto essere, secondo gli esperti del settore moda e tendenze, l'anno della barba. Avevano annunciato una "barbarie" cioè un improvviso esponenziale aumento di persone che avrebbero potuto farsi crescere la barba sull'onda dell'entusiasmo che arrivava dalle passerelle.
In realtà, a dire il vero, non è esattamente andata così: qualche uomo barbuto si è visto, ma non è stato il boom che si sarebbe aspettato. Le mode è chiaro, vanno e vengono: ci sono periodi in cui sembra che il maschio debba essere tutto tatato, periodi in cui va di moda essere eleganti, insomma, anche per l'uomo, essere alla moda non è poi così scontato.
La barba dei "tre giorni" non va più di moda, se si vuole che sia barba, che barba sia. Insomma la lunghezza ha preso di nuovo il sopravvento, anche se la barba lunga non dona esattamente a tutti.
La tendenza moderna è di abbinare la barba lunga ai tatuaggi ad effetto e ci chiediamo: quando passerà la moda, che cosa ne sarà dei tatuaggi? Ma perché è tornato di moda quest'uomo un pochino selvaggio? Secondo gli psicologi la barba lunga dell'uomo è qualcosa che serve amare, curare, dunque un punto di stile e di affetto, ma anche una specie di affermazione di sé. La barba lunga è segno di precisione, di attenzione per se stessi, in alcuni casi anche di maniacale egosentrismo.
L'uomo dalla lunga barba e con i tatuaggi incarna un modello ancestrale, primitivo, che fa comunità, insomma un tizio che si riconosce in uno stile di vita a se stante; ecco perché questa moda, nonostante sia stata pompata all'eccesso, non ha preso piede, per la sua, sostanzialmente, difficoltà ad essere sostenuta.