Karitè (Butryospermum parkji Kotz.)
Descrizione Botanica
Grande albero che può raggiungere i 15 m di altezza, con foglie intere, alterne, di forma oblunga. I fiori sono raccolti in corimbi all'estremità dei rami, ed hanno corolle giallo chiaro. Il frutto è una bacca di forma ovoidale di colore verde giallastro o verde scuro delle dimensioni di una grossa prugna, che racchiude uno o due grossi semi a forma di castagna.
Habitat
Cresce spontaneo nelle zone interne dell'Africa occidentale (Sudan, Senegal, Nigeria, Costa d’Avorio), coprendo una superfìcie di circa 3 milioni di km2.
Parte Utilizzata
Seme.
Componenti Principali
Dalla pressatura del seme della pianta del Karatè, si ottiene un burro composto da acido oleico (42-50%), acido stearico (30-45%), acido palmitoleico (3-9%), acido linoleico (4-7%) ed una frazione insaponificabile che può raggiungere il 15%. Le popolazioni delle zone di origine utilizzano il Karitè sia a scopo alimentare, che per la cura e la bellezza della pelle e dei capelli.
Impiego cosmetico
Soprattutto grazie all'elevata percentuale di frazione insaponificabile (certamente la più alta nell'ambito degli oli vegetali comunemente utilizzati in cosmesi), il burro di Karitè costituisce senza dubbio uno dei più interessanti lipidi vegetali di cui dispone oggi l'industria cosmetica.
Per la sua composizione, il burro di Karitè rappresenta un buon protettivo solare ed inoltre una materia prima preziosa per il trattamento e la prevenzione delle rughe e del rilassamento cutaneo. E’ quindi particolarmente indicato sia in prodotti solari e dopo-sole, che in prodotti destinati alla prevenzione ed al trattamento dell'invecchiamento della pelle ed alla prevenzione delle smagliature. Per le sue ottime proprietà nutrienti, restitutive e normalizzanti del film idrolipidico cutaneo viene inoltre impiegata nella formulazione di cosmetici per pelli secche, disidratate e ipolipiche.
Autore : Maurizia Pallante
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