Descrizione Botanica
Media grandezza, comune nei boschi radi, ha il tronco e i rami più grossi ricoperti di una corteccia bianca, che si sfoglia in sottili lamelle longitudinali. Presenta rami penduli con foglie alterne di forma da ovale a triangolare, con il margine grossolanamente seghettato e la pagina superiore di colore verde più scuro.
Habitat
Originaria dell’Eurasia, la Betulla è diffusa nell'Europa del nord, in Polonia, Francia, Russia, Finlandia, Norvegia e Svezia.
Parte Utilizzata
Foglie
Componenti Principali
Le foglie di Betulla contengono principalmente flavonoidi, soprattutto iperoside, quercitrina e mircetin-3-galattoside; sono inoltre presenti glicosidi della mirecitina e della quercitina, glicosidi del kaempferolo, avicularina. In misura minore la droga contiene un olio essenziale (composto da ossidi sesquiterpenici, acido metilsalicilico e betulinolo), tannini, acido ascorbico, acidi fenolcarbossilici (tra i quali l'acido clorogenico e l'acido caffeico), resine, alcoli triterpenici.
Impiego Cosmetico
La fitocosmesi utilizza gli estratti di foglie di Betulla per le loro spiccate proprietà astringenti, antisettiche e dermopurificanti, sia a livello della pelle che del cuoio capelluto. Grazie all'elevato contenuto in flavonoidi, la Betulla presenta inoltre proprietà decongestionanti e disarrossanti responsabili, accanto alla buona attività antisettica, dell'impiego tradizionale della droga nelle dermatiti.
In virtù di tali proprietà, gli estratti di Betulla entrano nella composizione di cosmetici per il trattamento di pelli grasse, asfìttiche, impure e con tendenza all'acne. Per gli stessi motivi, vengono inoltre utilizzati in shampoo e lozioni con funzione normalizzante sul cuoio capelluto caratterizzato da forfora ed eccessiva seborrea.
Dal legno della pianta si ottiene il catrame di Betulla, il cui distillato rettificato, noto come "cuoio di Russia", è usato in profumeria alcolica.