La pace interiore è frutto di un percorso che va capito, costruito e vissuto lentamente. Il secondo passo che ci porterà a scandagliare la nostra personalità per trovare i punti deboli nelle nostre giornate e scioglierli, in modo da non essere vittime dello stress è l'autoanalisi, non ci vuole molto, in verità, ma è un passaggio che non può essere eluso.
L'autoanalisi consiste nell'elencare delle situazioni, delle sensazioni, insomma parlare di se stesse, una cosa che siamo abituate a fare, con le amiche e con gli amici, ma che raramente facciamo in modo metodico, quindi non siamo efficaci.
L'autoanalisi per arrivare a rimuovere lo stress dalla nostra vita parte da un foglio bianco, un bel foglio di carta e una penna, che servono per scrivere che cosa sentiamo, come siamo e capire cosa causa il nostro stress.
Prendendo carta e penna quindi possiamo iniziare a lavorare su noi stesse per individuare i nostri disturbi, elencare i nostri problemi, trovare delle soluzioni, per comodità conviene lavorare per colonne, ma anche il brainstorming può essere molto efficace. Presupponiamo di lavorare per colonne.

Nella prima colonna elenchiamo in ordine i nostri disturbi, per non dimenticarne nemmeno uno partiamo dalla testa e scendiamo lentamente concentrandoci bene sul nostro corpo, fino ai piedi.
Troveremo quindi una serie di fastiodise malattie e disturbi del nostro corpo, le mettiamo tutte: ad esempio possiamo mettere - a titolo esplicativo per fornire la chiave di lettura - forfora, capelli grassi, ronzìo alle orecchie, mal di denti, gengive arrossate, difficoltà a deglutire, bocca secca, occhi stanchi, pelle pallida, occhiaie, mal di testa, gusto papillare poco soddisfatto .. e così via .. la tecnica è questa, procedere assolutamente con ordine elencando tutti i nostri disturbi percepiti, comprese le malattie di cui sappiamo di soffrire, per fare una mappa completa del nostro corpo, millimetro per millimetro.
Nella seconda colonna elenchiamo invece tutti i problemi pratici che ci vengono in mente, andando con ordine, dal mattino alla notte, dal lunedì al venerdì, da inizio a fine mese e quindi da gennaio a dicembre. Non è uno scherzo, elenchiamo qui quello che ci annoia o ci mette in crisi, ad esempio svegliarci presto, preparare il pranzo, affrontare il capo, una persona che non ci piace, una situazione che ci manda in crisi, andare dal meccanico, cambiare le gomme alla macchina, la festa dei morti .. insomma tutto senza tralasciare nulla.
La terza colonna è la più importante: dobbiamo elencare qui solamente le patologie di cui siamo a conoscenza perché diagnosticate (ad esempio anemie, diabete, menopausa), le difficoltà materiali a cui siamo sottoposte (ad esempio un mutuo, debiti, difficoltà famigliari, purché non dipendano da noi).
Nella quarta colonna lavoriamo sulle nostre aspettative: elenchiamo qui le cose da fare, gli obiettivi che ci siamo poste, quello che vogliamo da futuro.
Nella quinta colonna elenchiamo tutto ciò che ci piace e ci rende felici nella nostra vita, procedendo con ordine, affetti e cose materiali, caratteristiche personali e punti forti del nostro carattere, insomma le risorse che abbiamo per affrontare le difficoltà e quello che ci piace di noi e della nostra vita, amicizie e sentimenti compresi.
A questo punto abbiamo una mappa completa della nostra persona e siamo prontissime per lavorare, mettendo insieme quello che siamo, sulla rimozione dello stress radicale, cioè dando una vera e propria svolta alla nostra vita, poiché quando le cose non vanno bene la svolta dipende sempre dalla percezione che si ha di se stesse e dalla capacità di gestire il nostro spazio tempo secondo le nostre risorse interiori e materiali (MC).