Sempre più persone soffrono di disturbi del sonno; molti nemmeno lo sanno. Gli effetti sono però evidenti: occhiaie, borse sotto gli occhi, pelle poco luminosa, palpebre appesantite e afflosciate, ansia, irritabilità, nervosismo e stanchezza.
I motivi possono essere tanti. I più banali e facili da affrontare sono: rumori fastidiosi, incubi frequenti o semplicemente l'avanzare dell'età.
Esistono però cause più complesse da identificare e fronteggiare; la maggior parte sono riconducibili allo stress psico-fisico.
I disturbi del sonno sono generati da anomalie dei meccanismi che regolano il ritmo sonno-veglia.
E' importante distinguere i disturbi del sonno in due categorie: dissonnie e parasonnie.
Le dissonnie interferiscono con l'inizio o con la continuazione del sonno; provocano un'alterazione della quantità, della qualità o del ritmo del nostro riposo notturno. Le parasonnie sono invece un insieme di fenomeni non desiderati prevalentemente legati ai sogni; si tratta di episodi legati maggiormente all'infanzia e all'adolescenza.
Le dissonnie riconosciute sono cinque: l'insonnia, l'ipersonnia, la narcolessia, il disturbo del sonno correlato alla respirazione e il disturbo del ritmo circadiano del sonno.
Vediamole nel dettaglio...
Insonnia: il termine insonnia indica la difficoltà ad addormentarsi, la sensazione comune a molti di non essere capaci di dormire o l'impossibilità di rimanere addormentati per tempi sufficientemente lunghi per potersi riposare.
Ipersonnia: si tratta di un disturbo del sonno che ha come caratteristica il bisogno di dormire un numero di ore superiore alla media. La persona ipersonne mostra difficoltà a svegliarsi la mattina, sente il bisogno di stare a letto, di dormire, anche durante il giorno con "sonnellini" che durano un'ora circa ma che in realtà non hanno effetti riposanti.
Narcolessia: la narcolessia è un disturbo del sonno caratterizzato da un'eccessiva sonnolenza durante il giorno che viene avvertita nonostante la persona abbia dormito sufficientemente la notte. A differenza dell'ipersonnia in cui l'aumento del sonno è graduale e non riposa, nella narcolessia si presenta come veri attacchi improvvisi, al termine dei quali ci si sente riposati (fino al ritorno di un nuovo attacco di sonno).
Disturbo del sonno correlato alla respirazione: è caratterizzato da un sonno interrotto, implicante eccessiva sonnolenza o insonnia, che si ritiene dovuto ad una patologia della respirazione correlata al sonno (per es. sindrome da apnea del sonno ostruttiva o centrale, oppure sindrome da ipoventilazione alveolare centrale).
Disturbo del ritmo circadiano (ciclo temporale di 24 ore) del sonno: si tratta di un disturbo persistente o ricorrente caratterizzato dall'interruzione del sonno che porta ad una eccessiva sonnolenza o insonnia dovuta ad uno squilibrio tra il ciclo sonno-veglia richiesto dall'ambiente in cui vive la persona e il suo particolare ritmo circadiano sonno-veglia.
Le parasonnie invece sono sei: il disturbo da incubi, il terrore nel sonno (Pavor Nocturnus), il sonnambulismo, la sindrome da gambe senza riposo, il bruxismo e l'enuresi notturna.
Ecco i dettagli!
Il disturbo da incubi: avviene nella seconda metà della notte, quando il sonno è più profondo, e provoca sogni terrificanti, caratterizzati da immagini vivide e molto emotive, che portano la persona a svegliarsi. Al risveglio, la persona ricorda il sogno terrifico nei dettagli, e può presentare ansia, paura e difficoltà a tornare a dormire, tachicardia, sudorazione e tachipnea (accelerazione del ritmo del respiro).
Il terrore nel sonno (Pavor Nocturnus): compare nel primo terzo della notte e si manifesta con un brusco risveglio spesso accompagnato da urla, pianto, tachicardia, tachipnea (accelerazione del ritmo del respiro), sudorazione e pupille dilatate. Il pavor nocturnus è caratterizzato da un'intensità emotiva maggiore rispetto all'incubo. A differenza dell'incubo notturno, il terrore nel sonno si manifesta più come una crisi d'angoscia. Il soggetto può ricordare solo frammenti di sogno, ma non i contenuti.
Il sonnambulismo: questo disturbo del sonno porta la persona (il sonnambulo), a compiere azioni come camminare, mangiare, stare seduta sul letto, etc. mentre sta ancora dormendo, senza quindi rendersene conto. Di solito avviene all'inizio della notte, nella fase chiamata NREM. Svegliare un sonnambulo non è semplice, e nel caso in cui si riesca a farlo, la persona può risultare confusa, e non capire la situazione.
La sindrome da gambe senza riposo: è caratterizzata da una sensazione di fastidio alle gambe, che la persona avverte nel momento in cui va a dormire, o comunque quando è a riposo. più precisamente le sensazioni sono: formicolio, crampi, irrequietezza, prurito, a volte anche solo difficoltà a tenere le gambe ferme, ed un bisogno irresistibile di muoverle. Questo spesso porta la persona ad alzarsi dal letto e camminare, fino a che non sente che il disturbo diminuisce.
Il bruxismo (o digrignamento dei denti): è un disturbo che consiste nello sfregare tra di loro i denti, senza accorgersene. Solitamente avviene poco dopo che la persona è andata a dormire. Nella maggior parte dei casi avviene di notte, mentre la persona dorme (bruxismo notturno), e questo fa si che la persona non si renda conto di quanto succede. Questo movimento incontrollato può provocare tensione muscolare alla mandibola, difficoltà ad aprire completamente la bocca, mal di testa e di orecchie, ma soprattutto provoca danni ai denti, in termini di riduzione della lunghezza, usura, con conseguente aumento della sensibilità al caldo, al freddo, ed allo spazzolino. Tra le possibili cause del bruxismo, quella principale è lo stress.
L'enuresi notturna: è un disturbo che provoca la difficoltà o l'incapacità di controllare la fuoriuscita di urine durante il sonno. Si tratta di un fenomeno abbastanza comune e normale se si presenta entro i 6 anni circa.
Se soffrite di uno di questi disturbi rivolgetevi al vostro medico di base; saprà come aiutarvi! Non sottovalutate questo genere di problema... dormire e necessario!