Correre fa bene alla salute, non solo libera dalle energie negative, non solo scarica i nervi, ma anche contribuisce a stare bene per via di una riattivazione energetica complessiva e di una ricarica di ossigeno cellulare che proviene dalla circolazione del sangue. Correndo si stimola il battito cardiaco, con effetti positivi sulla pressione arteriosa e sul sistema nervoso; correndo si stimola la sudorazione per eliminare le tossine, si migliorano le prestazioni nell'assorbimento dei liquidi, si favorisce la minzione, dando in questo modo al corpo un po' di energia suppletiva per l'eliminazione anche delle sostanze tossiche che si accumulano per via alimentare.

Lo studio - però - che dimostra come la corsa sia un toccasana per la mente è abbastanza recente. Fare jogging aiuta il cervello, il modo in cui lo fa lo spiega uno studio finlandese. Secondo quanto studiato presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università dell’attività fisica di Jyväskylä, in Finlandia, la corsa stimola l'attività cerebrale dell'area dell'apprendimento.

Segnatamente ad avere un effetto positivo è la stimolazione dell'ippocampo: “L’attività aerobica come la corsa ha un effetto positivo sulla struttura e sulla funzione del cervello. Per esempio, stimola la produzione di neuroni nell‘ippocampo, una struttura cerebrale importante per l’apprendimento. Non è chiaro se anche altre attività aerobiche che richiedono sforzo ed essercizi anaerobici producano lo stesso effetto”.

Lo studio, al momento, è stato dimostrato sui topi, i quali, divisi in gruppi tra topi attivi e inattivi, hanno prodotto dei risultati sorprendentemente diversi. Che la sedentarietà fosse la causa di inibimento generale della vita era cosa nota, ma fino ad oggi il legame tra apprendimento e movimento non era stato del tutto chiarito. Ora possiamo anche essere certi che, per diventare persone più produttive, la prima cosa da fare è darsi da fare, magari iniziando proprio con un po' di jogging.