Lo zucchero e il miele (2° Parte)
L’Ape è un insetto sociale la cui vita è organizzata secondo delle regole rigide.
Essa raccoglie il nettare dai fiori depositandolo nel proprio sacco nettifero, quindi lo riversa nelle cellule dei favi, dove il miele si forma per conversione del saccarosio in glucosio e fruttosio lasciando evaporare l’umidità contenuta.
Per produrre il miele liquido si aprono diversi favi, ciascuno contenete dai 14 ai 23 kg di miele che viene poi riscaldato affinché si fluidifichi e vengono uccisi i batteri che ne causano la fermentazione.
Il miele viene prodotto negli alveari in cui gli insetti riempiono e sigillano rapidamente delle porzioni del favo, che vengono rimosse e sostituite dopo pochi giorni.
Per produrre 1 kg di miele occorrono milioni di fiori.
La produzione mondiale di miele ha raggiunto le 997.000 t nel 1984, e i maggiori esportatori sono la Cina, il Messico, l’Argentina e l’Australia.
I produttori di miele Italiano sono pochissimi se confrontati con questi paesi.
Dunque incentiviamo l’acquisto del miele 100% italiano , che è uno dei migliori in assoluto.
Qualità del miele
Il concetto di qualità ha subito negli anni una profonda evoluzione. Il consumatore oggi chiede, oltre i tipici parametri quali pezzatura, dimensione, altri parametri quali salubrità, requisiti nutrizionali, gusto e aroma.
Gli aspetti qualitativi sono:
• qualità merceologica (caratteristiche commerciali, aspetto esteriore e confezionamento)
• qualità di origine (zona di origine tipica o nota per le caratteristiche di produzione o di prodotto)
• qualità nutrizionale (caratteristiche nutrizionali, contenuto in nutrienti, composizione ed ingredienti)
• qualità organolettica (“bontà” e aspetti gustativi tipici)
• qualità igienico-sanitaria
• qualità ambientale (garanzia o certificazione di metodi di produzione senza sfruttamento di manodopera).
Autore : Gelsomina Aliperti
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