L'alimentazione macrobiotica è un modello alimentare flessibile e completo.
Essa può essere avvicinata in gran parte all'alimentazione mediterranea
tradizionale, dalla quale si differenzia comunque per l'aggiunta di alcuni
alimenti provenienti da altre culture che sono particolarmente adatti ai
bisogni nutrizionali delle persone the vivono una vita moderna in una
società industrializzata, e per la speciale attenzione portata agli
adattamenti alimentari in funzione dell'interazione dell'individuo con il
suo ambiente (clima, attività svolta, variazioni stagionali, età,
costituzione e condizione fisica dei soggetti).
L'alimentazione macrobiotica privilegia alimenti in larga prevalenza di
origine vegetale, di stagione ed adatti al nostro clima, integrati da
piccole quantità di cibo di origine animale povero di grassi saturi.
Carni rosse, latticini, cibi sintetici a raffinati, zucchero a dolci
contenenti zucchero, sono generalmente evitati, salvo condizioni di
effettiva necessità, ma lo schema generale può essere adattato ai fabbisogni
di persone molto diverse tra loro per costituzione, condizione ed attività.
L'alimentazione macrobiotica è stata ripetutamente esaminata dal punto di
vista della sua completezza nutrizionale, con risultati assolutamente
positivi.
Qui di seguito vi ho elencato le categorie di alimenti utilizzati
nell'alimentazione macrobiotica :
Cereali integraii : il Riso e la Pasta integrale sono quelli generalmente
più consumati, ma altri cereali particolarmente consigliabili sono il
Miglio, l'Orzo perlato, il Cous Cous.
Maggiore varietà può essere realizzata usando anche cereali meno comuni
quali l'Avena, o la Quinoa, il Grano Saraceno a molti altri.
Consumate in minore quantità i prodotti da forno quali il pane, i biscotti e
le pizze anche se integrali, e limitate il consumo dei cereali raffinati.
Verdure di stagione: ogni stagione produce le verdure che più sono adatte
ad equilibrare l'organismo con l'ambiente circostante, perciò in linea
generale tutte le verdure di stagione possono essere consumate.
Le solanacee - patata, pomodoro, melanzana, peperone che contengono sostanze
potenzialmente dannose (ac. ossalico, amidi a forte effetto
iperglicemizzante, ecc.) andrebbero tuttavia consumate in modo più
occasionale.
Verdure specialmente consigliate sono quelle a foglia verde consistente
(broccoli, cime di rapa, cavolo riccio, ecc.) particolarmente ricche di
Calcio a Ferro, e tutte le verdure di uso tradizionale quali carote,
cipolle, cavolo, rape, ravanelli, porri, fagiolini, ece., compreso le
insalate.
Consigliabili anche i germogli (di cereali, legumi o verdure), ricchissimi
in vitamine, enzimi ed antiossidanti naturali. Durante l'inverno le verdure
saranno consumate prevalentemente cotte, durante l'estate si consumeranno
più insalate, in accordo con le naturali richieste dell'organismo.
Legumí: da secoli la più importante fonte di proteine per i popoli the
vivono in climi temperati, i legumi possono essere consumati cotti in
combinazione con i cereali, o in piatti di contorno.
Quantità anche modeste di ceci, lenticchie, fagioli, fagioli di soia,
completano il profilo nutrizionale delle proteine dei cereali, riducendo in
modo netto il fabbisogno di cibo animale.
Alimenti Proteici Vegetali: introdotti proprio dall'alimentazione
macrobiotica nelle abitudini alimentari anche dei paesi occidentali,
alimenti come il Tofu (caglio di fagioli di soia), il Seitan (a base di
glutine di grano), il Tempeh (a base di soia fermentata), tipici della
tradizione orientale rappresentano un modo efficiente a pratico di assumere
proteine ad alto valore biologico non legate a grassi saturi.
Questi alimenti possono essere cucinati sia da soli che in combinazione con
verdure o zuppe, per la preparazione di sughi per pasta o come ripieni, ecc.
Cibo di origine animale: l'alimentazione macrobiotica privilegia il pesce
rispetto agli altri alimenti di origine animale.
Pesci e carne magra (merluzzo, sogliola a simili) possono essere altemati a
quelli a carne più grassa (salmone, tonno) ed ai molluschi, fornendo
un'integrazione alle proteine da fond vegetali. Pesce, e soprattutto
molluschi, sono anche ottime fonti di Vit. B12, altrimenti rara negli
alimenti vegetali, perciò il loro consumo non deve essere trascurato,
specialmente da parte di bambini e donne in gravidanza.
Secondo le necessità individuali carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) o
uova possono essere occasionalmente consumate, così come lo yogurt, ma non
si tratta di alimenti consigliabili per 1'uso quotidiano; possono tuttavia
essere utili nella fase di transizione dall'alimentazione precedente a
quella macrobiotica.
Alghe Marine: le alghe marine contengono proteine e vitamine (compreso vit.
B12), ma sono soprattutto una fonte eccellente di sali minerali (Calcio,
Ferro, Iodio) ed oligoelementi.
Una piccola quantità aggiunta in cottura ai legumi (ne rendono più veloce la
cottura a ne facilitano la digestione) o nelle minestre, oppure come
ingrediente per la preparazione di insalate, apporta enormi benefici
nutrizionali.
Semi 0leaginosi a Frutta Secca: ottima fonte di proteine vegetali e grassi
polinsaturi, mandorle, nocciole, noci, semi di sesamo e girasole, ece.,
assicurano anche un consistente apporto di sali minerali (Calcio a Ferro)
alla dieta quotidiana.
Da usare come snack, oppure nella preparazione di insalate o desserts.
Frutta di Stagione: tutta la frutta di stagione ed originaria del nostro
clima può essere consumata, preferibilmente lontano dal pasto per non
interferire con il normale processo della digestione, oppure insieme a
dolcificanti naturali, per preparare desserts.
Meglio invece generalmente evitare la frutta di origine tropicale (banane,
avocado. ananas, ece.).
Dolcificanti naturali: dolcificante più indicato per l'uso quotidiano è il
Malto di Cereals.
Altri dolcificanti di use molto più occasionale: miele o sciroppo d'acero.
Da evitare lo zucchero e tutti gli alimenti ed i prodotti che lo contengono:
dolci, gelati, caramelle, ecc.
Alimenti Fermentati: rinforzano la flora batterica intestinale migliorando
1'assimilazione degli alimenti a la risposta immunitaria a livello
dell'intestino.
Il più importante è il Miso, un condimento a base di soia fermentata che si
utilizza principalmente al posto del dado da brodo per preparare zuppe.
Altri alimenti fermentati: Salsa di Soia tradizionale (Shoyu e Tamari),
crauti, insalatini (verdure fermentate).
Una porzione di zuppa di verdure ed alghe marine insaporita con Miso è un
elemento base dell'alimentazione macrobiotica.
Condimenti: olio di semi (Girasole, Sesamo) o di Oliva, spremuti a freddo
per conservare tutte le loro proprietà nutrizionali, sono i principali
condimenti grassi utilizzati.
Per quanto riguarda il sale, si preferisce il sale marino integrale, per la
vasta gamma di oligoe1ementi che - a differenza di quello raffinato -
fornisce all'organismo.
Aceto di Riso o talvolta di Mele sono da preferire a quello di vino, per il
loro minore grado di acidità.
Utilizzando gli alimenti che ho elencato è possibile preparare una varietà
immensa di piatti allo stesso tempo di ottimo sapore e di qualità nutritive
equilibrate.
In generale un pasto completo comprende una porzione di zuppa di Miso, un
piatto di cereals (pasta, riso, ecc.) cucinato nel modo preferito, una
porzione di legumi (oppure proteine vegetali, oppure pesce) accompagnata da
verdure cotte e/o crude.
Come già detto, la frutta è meglio consumarla lontano dal pasto.
Per quanto possibile utilizzate ingredienti provenienti da coltivazioni
biologiche, cioè coltivati in modo tradizionale senza fertilizzanti chimici.
fitormoni, diserbanti e pesticidi, e non modificati attraverso procedimenti
di ingegneria genetica.
In aggiunta può essere utile conoscere almeno i fondamenti di un principio
semplice ed intuitivo, caratteristico dell'alimentazione macrobiotica. che
aiuta a realizzare più facilmente una equilibrata alimentazione quotidiana:
il principio di Espansione / Contraziione.
Alcune considerazioni ci aiuteranno a capirne i presupposti fondamentali:
- Consumare cibi molto asciutti e ricchi di sale (pizza, patatine fritte,
ece.) determina uno stato di contrazione nei tessuti, e di conseguenza il
desiderio di assumere più liquidi, alimenti acquosi e cibi zuccherini, che
al contrario dilatano e distendono i tessuti.
- Anche cibi ricchi di grassi e proteine ma privi di carboidrati (carni,
uova, formaggi, salumi) inducono uno stato di forte tensione ed indurimento.
Essi aumentano il desiderio di liquidi, ma ancora più quello di dolciumi:
l'organismo, infatti, va automaticamente alla ricerca degli zuccheri
necessari al suo funzionamento, che sono assenti in questo tipo di alimenti.
Naturalmente, è tale il bisogno che sta cercando di soddisfare, che cerca
gli zuccheri già belli a pronti, in forma semplice: perciò non si avvertirà
il desiderio di pasta o riso, che contengono amidi, ma di zucchero e dolci.
I dolci hanno un effetto molto espansivo che in qualche misura equilibra
temporaneamente l'effetto del cibo animale.
Si tratta però di un equilibrio instabile ed a lungo andare anche dannoso.
Cibo di origine animale e cibi secchi e salati da una parte, dolci o bevande
alcooliche o zuccherate dall'altra, sono i due estremi tra i quali ondeggia
1'alimentazione della maggior parte delle persone, di solito in maniera del
tutto inconsapevole e talvolta anche contro la propria volontà.
Molti vorrebbero infatti limitare il consumo di dolci, ma non riescono a
farlo perchè non ne comprendono la causa.
Conoscendo il principio di Espansione/Contrazione sarà facile capire che per
avere successo nel ridurre i dolci si deve allo stesso tempo ridurre i cibi
che ne scatenano il desiderio ed il bisogno, e perciò consumare anche meno
cibo animale ed alimenti salati.
Chi invece trova difficoltà a ridurre il cibo animale, potrà fare la
considerazione inversa a ridurre contemporaneamente i dolci, incontrando
così molte minori difficoltà.
In una parola: gli opposti si attirano, ed uno non può essere limitato senza
limitare l'altro.