La coltivazione della patata
La patata viene piantata quando sono scomparse le ultime brine primaverili e i tuberi devono essere disposti a distanza di circa 1 cm in solchi paralleli e, quindi, ricoperti di terra. I germogli spuntano dopo due o tre settimane e le varietà precoci vengono raccolte, generalmente a mano dopo circa tre mesi, mentre le altre varietà si raccolgono in autunno e se ne conserva una buona parte per garantire la fornitura per tutto l’anno. Per tradizione la patata si usa come ortaggio fresco, ma ora se ne sta ampliando la lavorazione per prodotti come le patate fritte e quelle surgelate, le patate liofilizzate per consumo umano o animale e una serie di prodotti in scatola a base di patate. Questa tendenza è molto più accentuata negli Stati Uniti, dove quasi la metà delle patate raccolte viene così lavorata, mentre in Italia la proporzione è di gran lunga inferiore seppure in costante aumento.
In molti paesi europei, soprattutto nei Paesi Bassi e in Germania, si è inoltre sviluppata l’industria di trasformazione delle patate in alcool e amido.
L’acquisizione di nuove tecniche di impiego della patata, oltre alla necessità di adattare la pianta alla crescita in climi diversi con tempi di maturazione anticipati o ritardati a seconda dei mercati specifici, ha comportato lo sviluppo di notevoli programmi di riproduzione controllata e perciò alcune varietà maturano precocemente, o contengono più amido, oppure meno acqua rispetto al peso.
Nell’economia di molti paesi meno industrializzati le varietà a maturazione precoce sono diventate fondamentali, specialmente nella fascia mediterranea, poiché sono pronte per il raccolto all’inizio della primavera e possono essere esportate verso i centri urbani dell’Europa centrosettentrionale.