Il chetone di lampone è utile per la perdita di peso se affiancato a una dieta equilibrata e ad un regolare esercizio fisico.
Dopo il tè e il caffè verdi, il konjac e molti altri, il chetone di lampone è da un po’ di tempo considerato un componente efficace per le diete dimagranti. Molto di moda negli Stati Uniti, è un ingrediente di molti integratori alimentari commercializzati anche in Italia. Il
chetone di lampone è un composto fenolico con proprietà antiossidanti, si estrae dai frutti ma perlopiù si sintetizza a livello industriale (per contenere i costi) ed è impiegato in concentrazioni fino a 500 volte superiori a quelle contenute in una porzione di frutti freschi. Ha una struttura chimica molto simile a quella della capsaicina, una sostanza presente nel pepe e nei peperoncini, ritenuti in grado di ridurre la fame e aumentare, moderatamente, il consumo energetico del corpo nelle ore dopo l'ingestione. Occorre sottolineare che il corpo quando è affamato o dopo uno sforzo energetico produce naturalmente chetoni, che aiutano ad abbattere i grassi, poiché rappresentano una fonte di energia nel momento in cui gli zuccheri non sono disponibili.
Alcuni studi hanno osservato gli effetti metabolici del chetone di lampone evidenziando una correlazione con: - un aumento di adiponectina, che sollecita l'organismo a bruciare i grassi più velocemente e ridurre l'appetito, diminuendo il tessuto adiposo e aiutando la perdita di peso; - un aumento della noradrenalina, un ormone che promuove anche la lipolisi, cioè il processo di degradazione dei grassi, per scioglierli e favorirne l’eliminazione; - un incremento dell'elasticità cutanea.
Uno studio coreano condotto nel 2010 ha concluso che la stimolazione della lipolisi potrebbe contribuire a contenere l'
accumulo di grasso, aumentare l'indice di massa magra e quindi aiutare a prevenire l'obesità. Contemporaneamente il chetone di lampone contribuisce anche ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue e rallentare l'invecchiamento, grazie alle sue proprietà antiossidanti. Uno studio del 2012 su cavie animali ha scoperto che un alto livello di chetoni di lampone è stato in grado di diminuire l’accumulo di grasso nel fegato e ha avuto effetti positivi sui trigliceridi del fegato e sul colesterolo. È necessario condurre ulteriori ricerche sull’argomento, ma tutti i primi segni puntano nella giusta direzione per quanto riguarda la salute del fegato umano.
Uno studio pubblicato nell’edizione di aprile 2013 del Journal of the International Society of Sports Nutrition, ha analizzato la combinazione di alcuni ingredienti che possono essere trovati in integratori dietetici, la caffeina, la capsaicina e il chetone di lampone con la conclusione che la loro combinazione con una dieta ed un esercizio fisico adeguati, ha portato ad una perdita di peso e di grasso nei soggetti umani. In definitiva, è possibile che il chetone di lampone, inserito anche nel contesto di una dieta ipocalorica, possa facilitare la riduzione del tessuto adiposo, quindi il dimagrimento generalizzato. Il chetone di lampone a tutt’oggi è sicuro e non sembra provochi effetti indesiderati se assunto per bocca in modo appropriato, puro o come parte di un prodotto contenente altri ingredienti.
Dosi di 1000 mg di una specifica formulazione, che contiene chetone di lampone ma anche altri ingredienti, tra cui la caffeina, è stato utilizzato due volte al giorno per 8 settimane, senza provocare alcun effetto collaterale o interazioni. Ci sono alcune preoccupazioni per il fatto che stimola la produzione di noradrenalina, uno stimolante che può provocare sensazioni di nervosismo e aumentare la pressione arteriosa, con possibili effetti di tachicardia. Dovrebbero monitorare con attenzione il consumo di chetone di lampone i pazienti di diabete, soprattutto se già assumono farmaci, per la sua azione di diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue e coloro che soffrono di ipertensione.
Non ci sono sufficienti informazioni attendibili circa la sicurezza in caso di gravidanza o allattamento al seno. In ogni caso è consigliabile sempre consultare il proprio medico personale prima di assumere qualsiasi integratore.