Non più NO a tavola
Non più NO a tavola
È bene pranzare tutti insieme a tavola perché i più piccoli inconsapevolmente tendono a riprendere e riprodurre il comportamento degli adulti e generalmente gli adulti sono consapevoli dei benefici di una alimentazione sana. Rifiutare una pietanza quando si è piccoli, la maggior parte delle volte senza averla neppure assaggiata, significa far eco, magari, a delle manie di protagonismo che prendono luogo nel contesto familiare o nella riproduzione di comportamenti sbagliati.

Un’alimentazione completa è importantissima, soprattutto nel periodo della preadolescenza e la consapevolezza che il cibo fa bene tiene al riparo dal rischio di bulimia, anoressia e altri disturbi alimentari tipici della nostra epoca, questo, certo, deve essere un ottimo motivo per parlare di cibo e alimentazione con i propri figli. Non esiste ovviamente una causa univoca che porta al rischio, ma senza alcun dubbio non sapere che il cibo fa bene, anche quando sembra “noioso”, potrebbe essere un buon punto di partenza! 

Coinvolgere i piccoli nel far la spesa, farsi aiutare e ricordare le proprietà degli alimenti fa sì che si innesti la capacità di riconoscere un cibo migliore o peggiore di un altro. L’aspetto conviviale del cibo, cioè, rendere i pasti un momento sereno di unione familiare renderà piacevole l’incontro e il cibo riuscirà a prendere una connotazione positiva. 


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