Originario dell’Etiopia, questo straordinario arbusto sempre verde fu sicuramente portato nel vicino Yemen e coltivato nella zona di Kaffa, dalla quale deriva appunto il suo nome.
C’è però anche una seconda radice della parola caffè legata alla parola Kawen, che significa eccitante.
Mito e leggenda si mescolano e si concatenano alla vera storia del caffè rendendola misteriosa e donandole un non so che di eterno !!
Le citazioni relative alla famosa bevanda sembrano infatti risalire ad epoche molto lontane, quasi a perdersi nel tempo impedendoci di risalire alla vera e propria scoperta dei chicchi miracolosi.
Lo stesso Omero 5-6000 anni prima di Cristo parlò nel quarto canto dell’Odissea del Nepente, bevanda dalle peculiarità portentose assai simili a quelle del nostro caffè.
Ma, dopo questa singolare apparizione, si dovrà attendere fino al Medioevo e forse anche più tardi per vedere comparire le prime leggende sull’infuso che impedisce il pianto !!
Fra il 1300 ed il 1400 i primi quantitativi di caffè tostato si erano già diffusi sostituendosi al consumo dei chicchi crudi, schiacciati e utilizzati nell’impasto dei pani o semplicemente masticati freschi. La fortuna del caffè non si fece attendere a lungo soprattutto nel mondo musulmano che vedeva nel Corano il divieto nei confronti del vino !!
Ben presto però, con la sconfitta del mondo ottomano da parte dell’Occidente, il caffè giunge a Venezia dapprima venduto nelle farmacie come antidoto a molti mali, poi introdotto nella vita sociale d’ogni giorno.
Se il cinquecento è l’epoca della scoperta, il seicento quello dei primi approcci con il caffè in Europa, il settecento fu il secolo del trionfo e l’ottocento quello della definitiva conferma di un successo universale della bevanda nera come l’inferno, forte come la morte e dolce come l’amore !!!
Si tratta quindi di un’affermazione progressiva che non sembra arrestarsi neanche oggi che il caffè potrebbe risultare banale e superato e che invece è ancora considerato unico, quasi magico !
Chissà che non sia vera la leggenda che narra di Maometto, afflitto dalla malattia del sonno, il quale riceve dall’arcangelo Gabriele una nera bevanda e, dopo averla bevuta, guarisce miracolosamente, riprende vigore e si sente in grado di disarcionare quaranta cavalieri e giacere con quaranta donne…e pensare che dopo aver bevuto una buona tazzina di caffè io riesco perfino a dormire…!!!